Salute 25 Settembre 2025 18:30

Settimana del benessere sessuale, oltre un terzo degli italiani tradisce il partner

Un’indagine della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS) fotografa la sessualità degli italiani: l’uso di fantasie erotiche è diffuso e uno su tre segnala disfunzioni sessuali
Settimana del benessere sessuale, oltre un terzo degli italiani tradisce il partner

Tra gli italiani molti hanno una relazione stabile, ma uno su tre tradisce il proprio partner. Non scarseggiano le fantasie erotiche nella coppia e c’è chi non disdegna nemmeno l’assunzione di sostanze per sciogliere l’inibizione. È la fotografia scattata dall’ultima indagine condotta dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS) su sessualità e relazioni. Fluidità, barriere emotive e nuove tecnologie sono alcuni dei temi affrontati nel questionario online (somministrato da aprile a luglio) che accompagna la XI edizione della Settimana del Benessere Sessuale (SBS), in programma dal 6 al 12 ottobre 2025 su tutto il territorio nazionale.

Incontri per capire e condividere

“Il sondaggio mette in luce alcuni aspetti della relazione nelle ‘coppie’ italiane, e i disagi in cui il singolo si ritrova, spesso parcheggiati in una sorta di stanza di attesa alla ricerca di un indirizzo a cui rivolgersi per affrontarli adeguatamente – afferma Salvo Caruso, presidente della FISS -. Probabilmente una diffusione più capillare e priva di barriere culturali e informative di servizi dedicati potrebbe consentire un’apertura ad ambiti che ancora sono ricchi di pregiudizi”.
L’iniziativa offre ai cittadini la possibilità di porre domande e confrontarsi con specialisti su educazione sessuale e affettività. Attraverso eventi e incontri la SBS mira a sensibilizzare sull’importanza di una sana sessualità per il benessere individuale e collettivo. Gli appuntamenti hanno lo scopo di sensibilizzare la popolazione riguardo alla salute sessuale, una componente essenziale per il raggiungimento e il mantenimento del benessere globale della persona secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

L’attrazione nella relazione

Oltre il 99% di coloro che hanno partecipato al sondaggio dichiara di sperimentare attrazione sessuale. Alla domanda se l’attrazione fisica coincida sempre con quella romantica, due su tre (73,7%) risponde che le due cose sono separate. L’attrazione fisica e romantica nelle relazioni eterosessuali prevale, ma non è trascurabile il dato su attrazioni bisessuali o verso persone transgender: il 32% di natura fisica e il 17% romantica. Inoltre, il 22% si dichiara pansessuale, ossia attratto dalla persona indipendentemente da sesso biologico o genere.

Incontri online e fantasie

L’81% ha una relazione stabile. Il 18,8% utilizza le app di incontri sia per bisogni erotici che per relazioni, e il 12% ha conosciuto il partner attuale tramite le applicazioni. Il 7% vive una relazione a distanza, spesso sostenuta da sexting e videochiamate. Per eccitarsi, il 62,9% ricorre a fantasie erotiche, soprattutto a tema feticistico: nel 54% dei casi dominio e sottomissione, che la letteratura non considera necessariamente disturbi sessuali.

Sostanze e sesso sicuro

Il 25% fa uso di sostanze di abuso, nel 70% dei casi in coppia, soprattutto per aumentare eccitazione e disinibirsi (83%). Il 56% non pratica sempre sesso sicuro, esponendosi al rischio di infezioni sessualmente trasmissibili. Se contratta una malattia, il 98% la rivelerebbe al partner, ma un 2% non lo farebbe per paura di reazioni negative o discriminazione.

Gravidanze e pilastri della relazione

Una persona su due in relazione eterosessuale non si protegge sempre da gravidanze indesiderate. La progettualità pesa per il 57%, l’intimità emotiva per l’86% e l’attrazione fisica per il 79,7%. Alla domanda su cosa si cerchi in un partner, anche occasionale, emergono eroticità (81%) e intimità (75%). “I dati evidenziano che molte persone non usano sempre metodi efficaci per prevenire gravidanze indesiderate (50%) e infezioni sessualmente trasmissibili (56%) – sottolinea Anna Gualerzi, psichiatra e sessuologa clinica –. Il 38% ha sperimentato disfunzioni sessuali, spesso non trattate, con conseguenze su salute mentale e qualità di vita. È quindi essenziale un’educazione sessuale integrata, inclusiva e rispettosa delle identità e orientamenti”.

Soddisfazione, tradimenti e disfunzioni

Il 42% si dichiara soddisfatto della relazione. Più del 32% ha avuto o ha più partner contemporaneamente, e uno su tre dichiara di tradire. Il 38% ha avuto disfunzioni sessuali, nel 90% dei casi legate alla funzione erotica (eccitamento, desiderio, orgasmo). In particolare, il 41% riguarda solo il desiderio. Chi ha avuto disfunzioni non ne ha parlato con nessuno nel 31% dei casi, soprattutto per paura del giudizio o perché non sapeva a chi rivolgersi. Il 98% sa dell’esistenza di specialisti come sessuologi, ginecologi e andrologi, ma non li contatta. “I dati restituiscono un’immagine complessa della sessualità, con una ricerca di equilibrio tra erotismo e intimità ma anche difficoltà di comunicazione e prevenzione – aggiunge Roberta Rossi, psicosessuologa, past president della FISS –. È necessario rafforzare e diffondere l’educazione affettiva e sessuale per ridurre lo stigma e favorire una cultura del dialogo e della cura”.

La stima al primo posto

Il 71,3% definisce la propria relazione “equilibrata, funzionale e appagante”. Nelle coppie disfunzionali (15%), il 9% si definisce “distante” e il 3% “tossica, distruttiva, aggressiva”. In cima alle emozioni riferite c’è la stima (81,4%), seguita da amore (80,8%), condivisione (74,6%), gioia (75%) e gioco (61,4%).
“Pensare alle coppie e lavorare per creare una consultazione relativa ai problemi che ci vengono raccontati – conclude Roberta Giommi, psicologa e vicepresidente FISS – credo che sia un motivo valido per sostenere e proteggere il benessere sessuale. Le coppie cercano parole e indicazioni che permettano di raggiungere consapevolezza e benessere”.

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