Salute 25 Settembre 2025 15:48

Cancro, l’allarme globale: entro il 2050 i casi supereranno i 30 milioni annui

Secondo le proiezioni del Global Burden of Disease Study Cancer Collaborators, pubblicate su The Lancet, da qui al 2050 il numero di nuovi casi avrà un incremento del 61%
Cancro, l’allarme globale: entro il 2050 i casi supereranno i 30 milioni annui

Il peso del cancro nel mondo continua a crescere. Secondo le proiezioni del Global Burden of Disease Study Cancer Collaborators, pubblicate su The Lancet, da qui al 2050 il numero di nuovi casi passerà dagli attuali 18,5 milioni a oltre 30 milioni l’anno, con un incremento del 61%. Anche i decessi sono destinati a salire: dai 10,4 milioni registrati nel 2023 si arriverà a 18,6 milioni, con un aumento di circa il 75%

I fattori che spingono la crescita

Alla base di questa tendenza convergono tre grandi fenomeni: la crescita della popolazione, il suo progressivo invecchiamento e la diffusione di fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo di neoplasie. “Il cancro contribuisce in maniera importante al carico di malattia a livello globale e il nostro studio evidenzia come si preveda una crescita sostanziale nei prossimi decenni, che interesserà in maniera sproporzionata i Paesi con risorse limitate”, spiega Lisa Force, autrice principale dello studio e ricercatrice dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’University of Washington.

Un trend già in atto da decenni

Non si tratta di una novità improvvisa, ma della prosecuzione di un andamento di lungo periodo. Tra il 1990 e il 2023 il numero di nuovi casi di cancro è già più che raddoppiato, mentre i decessi sono aumentati del 74%. Le neoplasie che più hanno contribuito alla mortalità globale restano quelle del polmone (2,04 milioni di morti), del colon (1,11 milioni), dello stomaco (935 mila), della mammella (778 mila) e dell’esofago (577 mila).

Paesi a basso e medio reddito i più colpiti

Senza interventi adeguati, nei prossimi 25 anni oltre la metà dei nuovi casi e due terzi dei decessi si registreranno nei Paesi a basso e medio reddito. “L’aumento del cancro in queste aree è un disastro imminente – sottolinea Meghnath Dhimal del Nepal Health Research Council -. Esistono interventi economicamente vantaggiosi che possono essere adottati in qualunque fase di sviluppo, e che devono essere resi una priorità”.

Il peso dei fattori di rischio modificabili

Lo studio ha stimato che il 42% dei decessi per cancro nel 2023, pari a 4,3 milioni di morti, era attribuibile a 44 fattori di rischio potenzialmente evitabili. Il più pesante resta il consumo di tabacco, responsabile del 21% delle morti oncologiche a livello globale. Seguono l’alimentazione scorretta, l’eccesso di alcol, l’esposizione a rischi professionali, l’inquinamento atmosferico, l’obesità e i rapporti sessuali non protetti. “Con quattro decessi su 10 legati a fattori di rischio noti, ci sono enormi opportunità per i Paesi di agire, prevenendo casi di cancro e salvando vite umane”, conclude Theo Vos, coautore dello studio e ricercatore dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’University of Washington.

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