Salute 5 Marzo 2025 11:41

Carcinoma prostatico resistente alla castrazione positivo al PSMA: rimborsabile in Italia il primo radioligando

Da lunedì 3 marzo il Servizio Sanitario Nazionale rimborsa Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan, la terapia con radioligandi messa a punto da Novartis per il carcinoma prostatico resistente alla castrazione positivo al PSMA. Si tratta del primo farmaco di questa classe a essere ammesso al regime di rimborsabilità in Italia
Carcinoma prostatico resistente alla castrazione positivo al PSMA: rimborsabile in Italia il primo radioligando

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale di lunedì 3 marzo, la terapia con radioligandi Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan di Novartis è ora ufficialmente rimborsabile per i pazienti italiani affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) progressivo, positivo all’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA), che sono stati trattati con inibitore della via del recettore degli androgeni (AR) e chemioterapia a base di docetaxel e cabazitaxel o che non sono candidabili a cabazitaxel.

Il carcinoma prostatico è il tumore più frequente tra gli uomini nei Paesi occidentali e in Italia rappresenta il 29,9% di tutti i tumori maschili, con 485.000 uomini che vivono con questa diagnosi oncologica e 40.192 nuovi casi nel 2024. La forma metastatica resistente alla castrazione è la fase più avanzata della malattia, con una sopravvivenza mediana a 5 anni che non supera il 30%.

La terapia con radioligandi è un’innovazione della medicina di precisione basata sulla teragnostica, metodica che unisce fase diagnostica e quella terapeutica in un approccio che consente di colpire in modo mirato le cellule tumorali, migliorando conseguentemente l’efficacia del trattamento e la tollerabilità da parte dei pazienti.

Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan è progettato per agire selettivamente sulle cellule tumorali che esprimono il recettore PSMA, presente in oltre l’80% dei pazienti con carcinoma prostatico metastatico.

L’AIFA ha concesso la rimborsabilità della nuova terapia sulla base dei risultati dello studio clinico di fase III VISION, che hanno evidenziato una riduzione del 38% del rischio di morte e del 60% del rischio di progressione radiografica della malattia o di morte (rPFS), rispetto al miglior standard di cura attuale. Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan sarà disponibile nelle singole regioni non appena sarà concluso l’iter regionale.

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