Salute 31 Ottobre 2024 13:36

Iss: 1 anziano su 5 è caduto almeno una volta nell’ultimo anno

Le cadute degli anziani sono frequenti e la propria abitazione è il principale luogo in cui avvengono. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge dai dati della sorveglianza Passi D’Argento dell’Istituto superiore di sanità (Iss)
Iss: 1 anziano su 5 è caduto almeno una volta nell’ultimo anno

Le cadute degli anziani sono frequenti e la propria abitazione è il principale luogo in cui avvengono. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge dai dati della sorveglianza Passi D’Argento dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Il 7% degli over 65 è caduto nei 30 giorni precedenti all’intervista dai ricercatori, dato che sale al 21% se si considera un intervallo di 12 mesi, con la casa che resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente.  “Le cadute negli anziani rappresentano un problema di grande rilevanza –  spiegano gli esperti dell’Iss – non solo per la frequenza con cui si verificano e per la gravità delle fratture che possono derivarne, ma anche per l’impatto sul benessere fisico e psicologico della persona. Infatti, la sola insicurezza e il timore di cadere possono limitare in modo significativo la capacità di svolgere le attività quotidiane”.

Le cadute nei 30 giorni precedenti l’intervista

Nel biennio 2022-2023 il 7% degli intervistati ha dichiarato di essere caduto nei 30 giorni precedenti l’intervista e nel 13% dei casi è stato necessario il ricovero ospedaliero di almeno un giorno. Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età (le riferiscono il 6% dei 65-74enni e il 10% degli ultra 85enni), fra le donne (8% vs 6% negli uomini) e fra le persone con molte difficoltà economiche (12% vs 6% di chi non ne ha). Quasi 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, dato che sale a 6 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento. La paura di cadere cresce con l’età, è maggiore fra le donne, fra chi ha molte difficoltà economiche o bassa istruzione e fra chi vive solo. La caduta è anche associata al malessere psicologico: la prevalenza di persone con sintomi depressivi fra le persone che hanno subito una caduta negli ultimi 30 giorni è del 21% (vs 9% del campione totale). Le cadute avvengono per lo più all’interno della casa (64%) e meno frequentemente in strada (14%), in giardino (18%) o altrove (4%). Solo il 69% degli intervistati ricorre all’uso di almeno un di presidio anticaduta (come tappetini o maniglione) in bagno, mentre il restante 31% non li utilizza.

Cadute nei 12 mesi precedenti l’intervista

Nel biennio 2022-2023 il 21% degli intervistati ha dichiarato di essere caduto nei 12 mesi precedenti l’intervista, di cui il 15% una sola volta e il 6% due o più volte. Quasi nella metà dei casi le cadute hanno causato una frattura e nel 16% dei casi è stato necessario il ricovero ospedaliero di almeno un giorno. Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età (le riferiscono il 16% dei 65-74enni e il 33% degli ultra 85enni), fra le donne (25% vs 16% negli uomini) e fra le persone con molte difficoltà economiche (30% vs 19% di chi non ne ha). Ancora troppo bassa sembra l’attenzione degli operatori sanitari al problema delle cadute fra gli anziani: solo il 12% dichiara di aver ricevuto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, il consiglio dal medico o da un operatore sanitario su come evitare le cadute.

Un incidente domestico per 3 adulti su 100 tra 18 e 65 anni

Sono stati pubblicati oggi anche i dati della Sorveglianza Passi sul rischio di incidenti domestici. Fra gli adulti 18-69 anni nel biennio 2022-2023 quasi 3 intervistati su 100 riferiscono di aver avuto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, un infortunio in casa tale da richiedere il ricorso a cure mediche. In generale la consapevolezza del rischio di infortunio domestico è scarsa, solo 7 intervistati su 100 considerano alta o molto alta la possibilità di avere un incidente in casa.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.