Salute 1 Luglio 2024 14:45

Nelle olive un composto che favorisce la perdita di peso

L’acido elenolico, un composto naturale presente nelle olive, sembra in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue e di favorire la perdita di peso. E' quanto emerso da uno studio presentato al meeting annuale dell’American Society for Nutrition
Nelle olive un composto che favorisce la perdita di peso

L’acido elenolico, un composto naturale presente nelle olive, sembra in grado di abbassare i livelli di zucchero nel sangue e di favorire la perdita di peso. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio condotto dagli scienziati di Virginia Tech (Usa), presentato durante l’incontro annuale dell’American Society for Nutrition. I ricercatori hanno utilizzato dei modelli murini per individuare la proteina potenzialmente efficace per contrastare il peso in eccesso. I risultati, commentano gli esperti, potrebbero rappresentare una base importante per sviluppare trattamenti specifici contro l’obesità.

Un’opzione più sicura e conveniente per la perdita di peso

Il gruppo di ricerca ha notato che agli animali a cui era stato somministrato acido elenolico per via orale erano associati a un peso corporeo significativamente inferiore dopo una sola settimana. L’effetto ipoglicemizzante osservato, riportano gli studiosi, era paragonabile a quello ottenuto con il farmaco diabetico iniettabile liraglutide e migliore della metformina, uno dei medicinali orali più comuni per il diabete di tipo 2. “I trattamenti per l’obesità – afferma Liu – sono inefficaci nel mantenimento del peso corporeo sano, spesso sono piuttosto costosi e comportano potenziali rischi per la sicurezza a lungo termine del paziente. Il nostro obiettivo era quello si sviluppare un’opzione terapeutica più sicura, economica e conveniente per chi soffre di questa patologia”.

Il composto promuove il senso di sazietà

Nell’ambito della ricerca, gli autori hanno valutato i composti naturali che agiscono sulle cellule L, le quali a loro volta contengono GLP-1 e PYY, due ormoni metabolici rilasciati durante i pasti. Queste sostanze promuovono il senso di sazietà, limitando al contempo i livelli di zucchero nel sangue e il metabolismo. Il team ha notato che a distanza di circa cinque settimane dalla somministrazione del trattamento, i topolini mostravano una riduzione media del 10,7 per cento del peso corporeo, zuccheri nel sangue e sensibilità all’insulina paragonabili ai valori degli esemplari sani. “Nel complesso – conclude Liu – il composto sembra imitare le condizioni fisiologiche del mangiare per promuovere direttamente la secrezione dell’ormone metabolico intestinale, che aiuta a regolare l’equilibrio energetico e la salute metabolica. C’è da precisare che la concentrazione di acido elenolico nelle olive è molto bassa, per cui consumare direttamente prodotti a base di questo elemento non avrebbe effetti dimagranti. In generale, abbiamo ancora diversi punti interrogativi da risolvere prima di pensare di sviluppare una vera e propria terapia”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

SLA: “Quando le parole diventano cura concreta”

A Trento, il 18 ottobre, il seminario “Linguaggi della Cura” mostra come comunicazione, scienza e partecipazione possano trasformare l’affrontare una malattia in un impegno condivi...
Advocacy e Associazioni

Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down: “Nessuna decisione senza di noi”

Il 12 ottobre CoorDown torna in 200 piazze italiane per chiedere più partecipazione e rappresentanza nei luoghi dove si decide la vita di tutte e di tutti. Al centro della campagna, il film &ld...
Advocacy e Associazioni

Legge 104 e caregiver: tutte le novità tra permessi, congedi e smart working

Le novità introdotte per i caregiver dalla legge 104 rappresentano un passo avanti importante, ma secondo l’avvocato Alessia Maria Gatto non sono ancora sufficienti per rispondere piename...
Sanità

Intelligenza artificiale, approvata la legge quadro. Per i medici resta un supporto, non un surrogato

La soddisfazione della Fnomceo: “È un buon giorno per medici e cittadini, l’atto medico resta prerogativa dei professionisti”
Nutri e Previeni

La dieta mediterranea bio è meglio, effetti su microbiota in sole 4 settimane

Uno studio guidato dall’Università di Roma Tor Vergata ha scoperto che quattro settimane di dieta mediterranea biologica sono sufficienti per modificare in modo misurabile la composizione...