Salute 12 Settembre 2023 09:44

Afantasia: non tutti siamo capaci di sognare ad occhi aperti. Ecco chi e perché ha un deficit d’immaginazione

Chi non è capace di prefigurarsi qualcosa di specifico nella mente può presentare un vero e proprio difetto dell'immaginazione: l’“afantasia”. Uno studio del Paris Brain Institute ne ha tracciato l’identikit
Afantasia: non tutti siamo capaci di sognare ad occhi aperti. Ecco chi e perché ha un deficit d’immaginazione

Non tutti siamo capaci di immaginare qualcosa allo stesso modo. In altre parole, la capacità di visualizzare un luogo o un oggetto anche su richiesta, come rappresentare nella propria mente una spiaggia di sabbia bianca su un’isola  deserta, varia molto da individuo a individuo. Tanto che, alcune persone non essendone capaci, presentano un vero e proprio difetto dell’immaginazione, detto “afantasia”.

Lo studio

Uno studio del Paris Brain Institute, pubblicato su Cortex, ha dimostrato che le persone con afantasia hannocaratteristiche specifiche: sono più lente nell’elaborazione delle informazioni visive e hanno difficoltà  ad assorbirle. Le persone la cui afantasia è congenita, cioè non dovuta a un ictus, una lesione cerebrale o una malattia psichiatrica, diventano consapevoli della loro peculiarità  tardi nella vita. In effetti, questo piccolo deficit non causa alcun handicap. Né si rendono conto che all’estremità opposta dello spettro ci sono individui iperfantasici che possono produrre immagini mentali molto precise.

Il test

È in corso un dibattito sull’origine dell’afantasia. È legata ad un deficit percettivo? O a fattori emotivi e psicologici? Per rispondere a questa domanda, gli studiosi hanno reclutato 17 volontari – 44 afantasici, 31 iperfantasici e 42 persone con immagini mentali tipiche – e somministrato un test di immaginazione mentale e percezione visiva. «Il nostro test, Imagination Perception Battery – sottolinea Jianghao Liu, uno degli autori della ricerca – è progettato per valutare il legame tra percezione e immagini mentali attraverso le diverse qualità visive che consentono di descrivere una scena, come forma, colore, posizione nello spazio, presenza di parole o volti».

I risultati

Sono state registrate la velocità e la pertinenza delle risposte ed è stato chiesto loro di valutare la qualitaà dell’immagine mentale che erano riusciti o meno a produrre dalla descrizione. Infine, hanno dovuto sostenere un test di percezione in cui gli stimoli venivano presentati in formato visivo. «I risultati indicano che la performance è0  equivalente a quella di altri gruppi in termini di percezione e capacità di associare un concetto con la rappresentazione-conclude Liu- ma con un’eccezione. Gli afantasici sono, in media, pù  lenti quando si tratta di elaborare informazioni visive, in particolare forme e colori. E hanno poca fiducia nell’accuratezza delle loro risposte».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”