Salute 8 Aprile 2022 14:04

«Centinaia di migliaia di interventi agli occhi saltati, situazione critica», l’allarme dell’oculista Mele

Gli interventi chirurgici agli occhi, tra cui anche le iniezioni intravitreali per la maculopatia, sono crollati più dell’80 per cento, riferisce l’oculista

Centinaia di migliaia di interventi chirurgici agli occhi saltati a causa della pandemia e un volume chirurgico importante da recuperare nei prossimi mesi. Questo è l’allarme lanciato in un intervista rilasciata a Sanità Informazione da Luigi Mele, medico chirurgo oculista presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria della Campania Luigi Vanvitelli e presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Salmoiraghi & Viganò Luigi Mele.

Prima della pandemia eseguiti pià di 650mila interventi di cataratta all’anno

A margine dell’evento «Luce e Salute» che si è tenuto ieri a Roma, organizzato dalla Fondazione Salmoiraghi & Viganò, Mele riferisce a Sanità Informazione che il pregresso di interventi chirurgici all’occhio da recuperare è eccezionale. «La situazione è alquanto critica», ammette. «Basta pensare che prima della pandemia venivano eseguiti circa 650mila interventi di cataratta all’anno», dice Mele, spiegando che con la pandemia queste procedure sono state rimandate.

Gli interventi chirurgici agli occhi sono diminuiti di oltre l’80 per cento

«L’intervento di cataratta è il più praticato al mondo perché è quello che nel 90 per cento dei casi ridà la vista alle persone che altrimenti avrebbero dei problemi», spiega Mele. Non è quindi solo un problema italiano. «Non abbiamo dati certi perché ancora non c’è stato un censimento, ma tra lockdown e stato emergenziale, gli interventi chirurgici agli occhi, tra cui anche e iniezioni intravitreali per la maculopatia, sono crollati più dell’80 per cento», riferisce l’oculista.

I chirurghi italiani sono pronti a recuperare gli interventi rimandati

«Quindi abbiamo da recuperare un volume chirurgico, tra interventi di cataratta e intravitreali per maculopatie, abbastanza importante», sottolinea Mele, che però assicura che c’è la volontà di recuperare il pregresso. «Ci stiamo organizzando», conferma. «I chirurghi italiani sono perfettamente preparati, forse tra i migliori d’Europa, ad affrontare questa situazione. Si spera di recuperare il tempo perso in breve tempo», conclude Mele.

.Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

Articoli correlati
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
Aviaria: nuova variante del virus più vicina all’uomo, timori per possibile pandemia
Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria, endemico negli allevamenti di pollame in Cina, sta subendo cambiamenti mutazionali che potrebbero aumentare il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani. E' l'avvertimento lanciato da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici in uno studio pubblicato sulla rivista Cell
Covid, Oms Europa: sono 36 milioni i cittadini con Long Covid, continuare con vaccini
La pandemia è stata ufficialmente dichiarata conclusa, ma ancora oggi ci sono ben mille morti a settimana in Europa. Nel frattempo, sale anche il conteggio delle vittime del Long Covid, la sindrome post-infezione, che in 3 anni è arrivata a colpire 36 milioni di persone, sempre in Europa, 1 persona su 30. Questi sono alcuni dei dati presentati questa mattina da Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...