Sanità 2 Agosto 2016 09:14

Zika fa ancora più paura: «Primo caso di contagio di origine sconosciuta»

Nuovo contagio di Zika ma questa volta non c’entrano né morsi di zanzare né rapporti sessuali. In realtà, i medici che hanno trattato il paziente contagiato nello Utah non hanno idea di come questi abbia potuto contrarre il virus. C’è da dire che, fino a non molto tempo fa, la persona in questione si prendeva cura di un uomo più anziano di Salt Lake County, che era stato infettato viaggiando all’estero e che era morto a giugno (anche se non è chiaro se il virus sia stato l’unico fautore del decesso). Questi aveva un elevato livello di virus Zika nel sangue, nella saliva e nelle urine, ma non avendo avuto contatti sessuali con il secondo paziente, non avrebbe potuto dare origine al contagio.

Il paziente infettato a Utah, invece, non aveva viaggiato nelle zone colpite dal virus e non aveva avuto rapporti sessuali con la vittima. Inoltre, non ci sono prove della presenza di zanzare Aedes aegypti o Aedes albopictus nella zona di Salt Lake County.

La trasmissione ha dunque origine sconosciuta: «Non abbiamo prove che suggeriscono che il virus Zika possa passare da una persona all’altra attraverso baci, tosse o starnuti», ha dichiarato il dottor Thomas R. Frieden, direttore dei Centri per la Prevenzione e il Controllo di malattie. Al momento, un team di esperti sta indagando sul caso e effettuando esami anche su tutte le persone che sono venute in contatto con l’uomo di Utah. I risultati arriveranno tra poche settimane.

Finora sono stati individuati più di 1300 casi di Zika negli Stati Uniti, tutti causati da viaggi all’estero. Sorge spontaneo allora chiederci: cosa può aver provocato il contagio? Sarà stato un ago infettato o una ferita? O forse il contatto con altri fluidi corporei come urine o saliva?

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