Salute 23 Ottobre 2025 11:35

Un test rapido monitora lo stato di salute dei polmoni

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste ha sviluppato un innovativo test diagnostico, rapido e a basso costo, per monitorare la salute dei polmoni. Il metodo potrebbe rivoluzionare la gestione delle malattie respiratorie croniche

di Valentina Arcovio
Un test rapido monitora lo stato di salute dei polmoni

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste ha sviluppato un metodo diagnostico innovativo, rapido ed economico, che sfrutta la risonanza magnetica nucleare a basso campo (LF-NMR), per analizzare le proprietà dell’espettorato e fornire un indicatore affidabile della funzionalità e infiammazione dei polmoni, evidenziandone eventuali alterazioni patologiche. Il test sviluppato dai ricercatori potrebbe essere particolarmente utile per pazienti affetti da patologie polmonari croniche produttive, come fibrosi cistica e broncopatia cronico ostruttiva (BPCO), caratterizzate dalla produzione di muco viscoso e difficile da eliminare. Potrebbe, inoltre, essere di supporto nella gestione dell’asma.

Uno strumento economico, portatile e facilmente integrabile nella pratica clinica

Il campione di espettorato, prelevato dal paziente, viene analizzato dalla tecnologia della risonanza magnetica nucleare a basso campo, che in pochi minuti restituisce il risultato. Il test, unico nel suo genere, valuta il comportamento degli atomi di idrogeno dell’acqua nel muco e traduce il segnale in parametri clinicamente rilevanti, come viscosità, elasticità, contenuti di solidi e struttura del reticolo polimerico. Questi dati sono strettamente correlati allo stato clinico del paziente e possono supportare il medico nelle decisioni terapeutiche. “L’idea di applicare la risonanza magnetica nucleare a basso campo allo studio dell’espettorato – spiegano Mario Grassi, professore ordinario di Principi di ingegneria chimica presso il Dipartimento di ingegneria e architettura dell’Università di Trieste e Michela Abrami dello stesso Dipartimento – nasce da una riflessione interdisciplinare: la tecnologia, già diffusa nel controllo della qualità in campo alimentare, si è rivelata uno strumento economico, portatile e facilmente integrabile nella pratica clinica.

Una tecnologia che utilizza campi magnetici a bassa intensità

“Il test è rapido, ripetibile, non invasivo, non richiede personale altamente specializzato e può essere eseguito durante una visita ambulatoriale“, aggiungono Grassi e Abrami. La risonanza magnetica a basso campo (LF-NMR) è una tecnologia che utilizza campi magnetici di intensità ridotta per analizzare le proprietà dei materiali, come i tessuti biologici, in modo veloce e non invasivo. A differenza delle tradizionali risonanze magnetiche ad alto campo, gli strumenti a basso campo sono più compatti, economici e facilmente utilizzabili anche in contesti non ospedalieri.

Un passo avanti nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie respiratorie

“Il nuovo metodo – commenta Gabriele Grassi, professore ordinario di Biochimica clinica e biologia molecolare clinica presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute dell’Università di Trieste – rappresenta un passo avanti nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie respiratorie. Con l’obiettivo di migliorare sempre più la qualità di vita dei pazienti e ottimizzare le strategie terapeutiche, stiamo inoltre implementando un software specifico (SOFT NMR), ad oggi in fase di sviluppo. I centri clinici coinvolti partecipano con noi alla discussione dei risultati, alla luce della storia clinica dei pazienti, e alla messa a terra di campagne sperimentali in risposta ai quesiti clinici che di volta in volta sorgono, con l’obiettivo ultimo di rendere sempre più solide le nostre conclusioni”.

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