Salute 18 Aprile 2024 14:28

Tumore del retto, i progressi nelle terapie hanno ridotto del 30% gli interventi chirurgici

Negli ultimi decenni siamo riusciti a massimizzare le risposte del tumore del retto alla combinazione di terapia medica e radioterapia prima dell’intervento, tanto da aumentare fino circa il 30 % la percentuale di pazienti che ottiene una risposta completa e può quindi evitare l’intervento chirurgico. A fare il punto sono gli esperti della Società Italiana di Chirurgia
Tumore del retto, i progressi nelle terapie hanno ridotto del 30% gli interventi chirurgici

Negli ultimi decenni siamo riusciti a massimizzare le risposte del tumore del retto alla combinazione di terapia medica e radioterapia prima dell’intervento, tanto da aumentare fino circa il 30 % la percentuale di pazienti che ottiene una risposta completa e può quindi evitare l’intervento chirurgico. E’ quanto sottolineeranno gli esperti all’incontro regionale della Società Italiana di Chirurgia (SIC), intitolato “Attualità nell’ambito delle terapie integrate dei tumori del retto”, che si terrà domani all’Istituto Europeo di Oncologia.

Passi in avanti anche nelle tecniche di intervento sui tumori del retto

Il tumore del retto colpisce ogni anno 50.500 italiani. “Nella maggior parte dei casi la chirurgia è tuttavia necessaria, ma il progresso delle tecniche di intervento, fra cui la robotica, ha permesso di ridurre gli interventi demolitivi, ottenendo di evitare, o ridurre, la sindrome post-resezione del retto, che può essere molto invalidante per il paziente”, dichiarano i responsabili scientifici dell’evento Luigi Boni (Chirurgia Generale e Mini Invasiva della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano), Uberto Fumagalli Romario (Chirurgia Apparato Digerente e Tumori Neuroendocrini, IRCCS IEO Milano) e Maria Giulia Zampino (Oncologia Medica Gastrointestinale e Tumori Neuroendocrini, IRCCS IEO Milano).

Risultati promettenti dallo studio NoCut sul tumore del retto

“Inoltre, lo screening molecolare dei tumori del retto e l’introduzione nella pratica clinica di diversi farmaci immunoterapici hanno aperto nuove frontiere per il trattamento anche in fase precoce di questo tumore”, aggiungono. “La possibilità concreta di evitare la chirurgia – spiega Zampino – è stata dimostrata anche in IEO ove sono stati trattati 46 pazienti nell’ambito dello studio italiano NoCut, coordinato dai colleghi di Niguarda, che prevedeva l’uso di una chemioterapia di induzione seguita dalla chemio-radioterapia standard, riportando remissione completa di malattia nel 38% dei casi. I risultati dello studio saranno a breve oggetto di pubblicazione”.

Il trattamento tempestivo può fare la differenza per tutta la vita

“L’interazione tra chirurgo, oncologo, radioterapista, con l’apporto innovativo della diagnostica endoscopica e radiologica sono diventati sempre più importanti – dichiara Fumagalli Romario – per la gestione ottimale dei pazienti con adenocarcinoma del retto, un tumore in aumento costante, anche nei pazienti con età minore di 50 anni, e con possibili conseguenze significative sulla qualità di vita del paziente, soprattutto in caso di resezione del retto. Per questo è fondamentale che chi ha una diagnosi o una sospetta diagnosi si rivolga a un centro oncologico specializzato, perché il trattamento tempestivo e all’avanguardia può fare la differenza per tutta la vita. Va sempre ricordato che lo strumento più potente nelle mani di ognuno di noi rimane la diagnosi precoce. La raccomandazione che vale per tutti è quindi di aderire senza riserve allo screening per la ricerca del sangue occulto a partire da 45-50 anni e, se necessario, eseguire la colonscopia”.

Fondamentale il confronto multidisciplinare fra specialisti

“Siamo in un momento di grandissimi progressi sia dal punto di vista tecnologico che prettamente oncologico, con terapie sempre più personalizzate, anche a livello genetico, e approcci chirurgici che, nel rispetto della radicalità oncologica, diventano sempre meno invasivi per i nostri pazienti”, sottolinea Boni. “Queste evoluzioni riguardano soprattutto il tumore del retto; è quindi fondamentale l’aggiornamento e il confronto multidisciplinare”, conclude.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Virus respiratorio sinciziale, ottobre è il mese per proteggere i neonati

Con l’arrivo dell’autunno prende il via la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), che colpisce soprattutto i bambini più piccoli. Il pediatra Mart...
Advocacy e Associazioni

Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down: “Nessuna decisione senza di noi”

Il 12 ottobre CoorDown torna in 200 piazze italiane per chiedere più partecipazione e rappresentanza nei luoghi dove si decide la vita di tutte e di tutti. Al centro della campagna, il film &ld...
Advocacy e Associazioni

Legge 104 e caregiver: tutte le novità tra permessi, congedi e smart working

Le novità introdotte per i caregiver dalla legge 104 rappresentano un passo avanti importante, ma secondo l’avvocato Alessia Maria Gatto non sono ancora sufficienti per rispondere piename...
Sanità

Intelligenza artificiale, approvata la legge quadro. Per i medici resta un supporto, non un surrogato

La soddisfazione della Fnomceo: “È un buon giorno per medici e cittadini, l’atto medico resta prerogativa dei professionisti”
Nutri e Previeni

La dieta mediterranea bio è meglio, effetti su microbiota in sole 4 settimane

Uno studio guidato dall’Università di Roma Tor Vergata ha scoperto che quattro settimane di dieta mediterranea biologica sono sufficienti per modificare in modo misurabile la composizione...