Salute 28 Luglio 2025 11:48

Sui social impazza l'”abbronzatura selvaggia”. ADOI: “Un pericolo per la salute della pelle”

L’Associazione Dermatologi-Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica esprime forte preoccupazione per la diffusione di un trend social che celebra l’abbronzatura estrema e le scottature solari come segni di distinzione estetica
Sui social impazza l'”abbronzatura selvaggia”. ADOI: “Un pericolo per la salute della pelle”

L’Associazione Dermatologi-Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica (ADOI) esprime forte preoccupazione per la diffusione, soprattutto tra i più giovani, di un trend social che celebra l’abbronzatura estrema e le scottature solari come segni di distinzione estetica. Il fenomeno, esploso su TikTok e Instagram con hashtag come #sunburnttanlines e #suntan, promuove l’idea che le marcature solari – in particolare il contrasto rosso-bianco lasciato dai costumi – siano motivo di vanto e di visibilità online. “Questo tipo di esposizione sconsiderata al Sole non è solo un comportamento a rischio: è un vero e proprio attacco alla salute cutanea”, dichiara il presidente di ADOI, Davide Melandri.

Le scottature solari aumentano il rischio di sviluppare il cancro

“L’evidenza scientifica ha dimostrato con chiarezza che le scottature solari, specie se ripetute e intense in giovane età, aumentano in modo significativo il rischio di sviluppare il melanoma e altre forme di tumore della pelle non melanoma”, sottolinea Melandri. “Il danno provocato dai raggi ultravioletti (UV) sulle cellule cutanee può alterarne il DNA, innescando mutazioni che, nel tempo, possono portare allo sviluppo di neoplasie. La pelle – prosegue -possiede una ‘memoria biologica‘: i danni subiti nell’infanzia o nell’adolescenza possono manifestarsi anche a distanza di decenni. È dunque fondamentale prevenire fin da subito l’eccessiva esposizione solare e le scottature, evitando di considerarle come elementi estetici positivi o ‘di tendenza’”.

“La corretta fotoprotezione resta il cardine della prevenzione oncologica”

ADOI invita la popolazione, e in particolare i giovani utenti dei social media, a non sottovalutare i rischi associati a queste mode pericolose. “La corretta fotoprotezione – sottolinea l’associazione – resta il cardine della prevenzione oncologica cutanea: evitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata, applicare costantemente filtri solari con SPF 50+, indossare indumenti protettivi e cappelli a tesa larga”. L’ADOI ricorda che il melanoma è oggi tra i tumori più frequenti sotto i 50 anni e la sua incidenza è in costante aumento. “Di fronte a questo scenario, ADOI ribadisce la necessità di promuovere una cultura della prevenzione, anche e soprattutto attraverso un uso consapevole dei social network”, evidenzia Melandri. “Proteggere la pelle oggi significa proteggere la salute di domani”, conclude.

 

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