Salute 8 Luglio 2025 11:07

Sonno, dormire al buio protegge il cuore

Lo studio ha coinvolto 88.905 partecipanti, iscritti alla UK Biobank, che tra il 2013 e il 2016 hanno indossato sensori da polso per una settimana, in modo da misurare accuratamente l’esposizione alla luce diurna e notturna
Sonno, dormire al buio protegge il cuore

La luce artificiale durante la notte può essere una minaccia, del tutto sottovalutata, per il cuore. A metterci in guarda è uno studio di dimensioni eccezionali, firmato dagli scienziati del Flinders Health and Medical Research Institute. Secondo la ricerca, pubblicata su medRxiv, dormire esposti a fonti luminose eccessive può alterare i ritmi circadiani e aumentare in modo significativo il rischio di sviluppare diverse malattie cardiovascolari, tra cui infarto, ictus e insufficienza cardiaca.

Gli effetti negativi della luce artificiale di notte

Il nostro corpo è programmato per seguire un ciclo naturale di luce e buio. Quando questo equilibrio viene disturbato – ad esempio da una stanza non completamente oscurata o dalla luce di dispositivi elettronici – si innesca un effetto domino che coinvolge diversi meccanismi fisiologici. Gli esperti spiegano che la luce artificiale notturna può alterare la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, l’attività delle piastrine, la secrezione ormonale e persino il metabolismo del glucosio. Proprio quest’ultimo aspetto, se compromesso, può portare a una ridotta tolleranza al glucosio, favorire l’insorgenza del diabete e, di conseguenza,  contribuire allo sviluppo dell’aterosclerosi e della disfunzione endoteliale.

Quasi 89mila persone coinvolte nello studio

Lo studio ha coinvolto 88.905 partecipanti, iscritti alla UK Biobank, che tra il 2013 e il 2016 hanno indossato sensori da polso per una settimana, in modo da misurare accuratamente l’esposizione alla luce diurna e notturna. L’età media del campione era di 62,4 anni, con una prevalenza femminile del 56,9%. Incrociando i dati raccolti con le nuove diagnosi di patologie cardiovascolari registrate fino a novembre 2022, i ricercatori hanno rilevato una correlazione chiara e preoccupante: più alta era l’esposizione alla luce durante le ore di sonno, maggiore risultava il rischio di sviluppare malattia coronarica, infarto, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e ictus.

Le donne sono più vulnerabili

L’aspetto più significativo è che questi risultati sono rimasti validi anche dopo aver escluso i fattori di rischio più noti, come il fumo, il consumo di alcol, la dieta, la durata del sonno, il livello di attività fisica, lo status socioeconomico e la predisposizione genetica. A conferma che l’esposizione notturna alla luce rappresenta un fattore di rischio indipendente, ancora troppo poco considerato nella prevenzione cardiologica. Dallo studio emerge inoltre che le donne sono risultate particolarmente vulnerabili agli effetti della luce notturna, con un’associazione più marcata per quanto riguarda l’insufficienza cardiaca e la malattia coronarica. I partecipanti più giovani, invece, hanno mostrato una sensibilità maggiore per la fibrillazione atriale e lo scompenso cardiaco.

Non un semplice consiglio, ma una vera raccomandazione

Gli autori dello studio sottolineano che una semplice accortezza, come evitare la luce intensa durante il sonno, potrebbe diventare una raccomandazione concreta da inserire tra le strategie di prevenzione cardiovascolare. Non si tratta di un suggerimento banale: secondo i ricercatori, proteggere il buio notturno significa proteggere anche il ritmo fisiologico del nostro cuore.

 

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