Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Gravidanza e Maternità 24 Giugno 2022

Policistosi ovarica, infertilità e diabete gestazionale: con l’inositolo prevenire è meglio che curare

Corregge i disturbi endocrino-metabolici legati alla sindrome dell’ovaio policistico, come l’iperandrogenismo e l’iperglicemia, e dona nuove speranze a chi ha problemi legati all’infertilità. Si chiama inositolo ed è una pseudovitamina. Ne parla il professor Vittorio Unfer, uno tra i maggiori esperti al mondo di questa molecola

Cereali, frutta secca, lecitina di soia, riso integrale, grano saraceno, avena, orzo, arance, fragole, piselli e cavolfiore, sono tutti alimenti ricchi di inositolo. Una molecola primordiale su cui gli scienziati di tutto il mondo, da ormai 20 anni, stanno concentrando i propri studi per evidenziarne le proprietà benefiche. Ne parla, a Sanità Informazione, uno tra i maggiori esperti al mondo, il professor Vittorio Unfer, autore di centinaia pubblicazioni e abstract su periodici nazionali ed internazionali sulla ricerca legata a questa molecola.

Policistosi ovarica

«L’inositolo – spiega Vittorio Unfer, ginecologo e fondatore di EGOI (The Experts Group on Inositol in Basic and Clinical Research) – non è una vitamina, anche se spesso è riconosciuta come vitamina B7. A differenza di queste, infatti, l’organismo è in grado di sintetizzarlo in quantità sufficiente, per cui ricade nella classe delle pseudo-vitamine. È efficace nella cura dell’ovaio policistico nel 70% dei casi. Ma attenzione, indurre l’ovulazione in 7 pazienti su 10 – sottolinea il professore – non significa guarirle, poiché la policistosi ovarica deriva da una predisposizione genetica. Tuttavia, permette alle donne di essere fertili nel momento in cui effettuano la cura: è possibile trarre ottimi risultati anche in soli due mesi di somministrazione».

Procreazione medicalmente assistita

I successi ottenuti attraverso il myo-inositolo potrebbero rappresentare anche una nuova speranza per la Pma (la Procreazione medicalmente assistita). «Non è la soluzione – specifica Unfer – ma può esserlo nei casi in cui l’infertilità sia causata da un’anovulazione. L’età della coppia è un fattore decisivo se si decida di optare o meno per questo trattamento. Nelle donne oltre i quarant’anni, di solito, è consigliabile intervenire in modo immediato, ricorrendo direttamente alle tecniche di procreazione medicalmente assistita».

Infertilità maschile

Negli ultimi anni decenni l’infertilità maschile ha mostrato un aumento significativo associato al declino della conta spermatica del 50-60%. Trenta milioni di uomini nel mondo sono infertili con un’incidenza superiore in Europa Centrale e in generale in Occidente. «Con lo scopo di migliorare le performance riproduttive, negli ultimi anni è stato valutato l’utilizzo del myo-inositolo (MI) nella pratica clinica. Numerosi studi hanno dimostrato, infatti, che l’integrazione con myo- inositolo non solo migliora alcune caratteristiche spermatiche, ma anche i profili ormonali e metabolici nei pazienti subfertili», assicura Unfer.

Prevenzione del diabete gestazionale

Di recente è uscito il primo position paper, pubblicato su International Journal of Molecular Sciences in cui è stato dato ampio risalto alle evidenze cliniche sull’uso degli inositoli nell’ambito della riproduzione femminile e maschile, alla prevenzione del diabete gestazionale e dei difetti del tubo neurale. «Il D-chiro-inositolo (DCI), pur essendo quasi gemella del myo-inositolo – dice Unfer – ha un comportamento completamente diverso. Abbiamo scoperto essere in grado di riequilibrare il testosterone sia nel genere maschile, che femminile. Gli effetti possono essere tarati attraverso la quantità somministrata e la durata del trattamento. Non si tratta, dunque, solo di una medicina che tiene conto del genere del paziente, maschio o femmina, ma anche della sua condizione individuale (età, peso corporeo, situazione fisiopatologica), così – conclude il ginecologo – da ottenere una terapia sempre più precisa ed efficace».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio