Sanità 1 Agosto 2018 10:10

Malattie croniche e nuovi Lea, Aceti (Cittadinanzattiva): «Necessario intervento su Regioni inadempienti per pari opportunità di cura dal nord al sud»

«I nuovi Lea, ad oltre un anno di distanza dalla loro approvazione, sono applicati in modo parziale e differenziato da Regione a Regione. La carenza più grossa da colmare è quella economica: mancano all’appello oltre un miliardo e mezzo». Le proposte di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva
di Isabella Faggiano

Broncopneumopatia cronico ostruttiva da moderata a molto grave, sindrome da talidomide, osteomielite cronica, patologie renali croniche, rene policistico autosomico dominante, endometriosi moderata e grave. Sono queste le sei nuove patologie inserite nell’elenco delle malattie croniche esenti. Solo alcune delle novità introdotte a seguito della revisione dei Lea, approvati all’inizio dello scorso anno.

Un aggiornamento che per Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva rappresenta «una grande innovazione dal punto di vista dei diritti dei pazienti», se solo fosse stata attuata. «L’approvazione – ha infatti aggiunto Aceti – è molto parziale e differenziata da Regione a Regione. Non sono state attuate quelle novità che avrebbero permesso ai malati cronici di accedere ad un’assistenza al passo con i tempi e con la scienza».

Grazie ai nuovi Lea i cittadini avrebbero dovuto usufruire, in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale, di prestazioni di ultima generazione, sia per la specialistica ambulatoriale, che nell’ambito dei dispositivi medici. Il condizionale è d’obbligo, almeno per ora: «Queste prestazioni all’avanguardia – ha spiegato Aceti – non sono esigibili perché mancano i decreti di definizione delle nuove tariffe».

Ritardi dovuti, in gran parte, ad un’altra grossa carenza da colmare, quella economica: «L’intesa tra lo Stato e le Regioni per i nuovi Lea prevedeva, nel 2018, un finanziamento per il Ssn di 115 miliardi di euro. Ad oggi – ha sottolineato Aceti – dopo manovre, legge di bilancio e intese Stato-Regioni, contiamo effettivamente su 113 miliardi e 400 milioni di euro. Mancano all’appello oltre un miliardo e mezzo. E questo fa la differenza. Soprattutto se consideriamo che il nuovo Def  (documento di programmazione economica e finanziaria) non dà prospettive incoraggianti dal punto di vista degli investimenti previsti per il Servizio Sanitario Pubblico».

Per il coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva «solo la partecipazione attiva di cittadini e pazienti può sbloccare questa situazione di stallo. Mi riferisco, in particolare – ha aggiunto Aceti – alla Commissione Nazionale Lea incaricata di aggiornarli e sovraintendere sulla loro applicazione: ci sono tutti, tranne che cittadini e pazienti, proprio coloro che hanno come unico interesse la tutela del diritto alla salute delle persone».

Ma di nodi da sciogliere ce ne sono anche altri: «I Lea non basta scriverli – ha commentato Aceti – è necessario erogarli allo stesso modo su tutti i territori regionali». Come? «Attraverso il monitoraggio – ha suggerito il  coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva -. È stata già preparata una bozza di decreto sul nuovo sistema di garanzia dei Lea, che dovrebbe essere approvato nei prossimi mesi. Il monitoraggio, la verifica e l’intervento sulle regioni inadempienti è il fulcro di tutto, per garantire – ha concluso Aceti – pari opportunità di cura e uguali chance terapeutiche a tutti i cittadini, dal nord al sud dell’Italia».

LEGGI ANCHE: AUTISMO E NUOVI LEA, MARINO (FIA): «ANCORA DUE ANNI PER ATTUAZIONE, MA AUTISTICI DIVENTERANNO UNA CATEGORIA PROTETTA»

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano