Nel 2024, in Italia, si tocca per la prima volta un drammatico record: le morti accertate per cocaina e crack hanno quasi eguagliato quelle attribuite all’eroina e agli oppiacei. Gli 80 decessi riconducibili alla cocaina e gli 81 agli oppiacei, fotografano una trasformazione profonda nel mercato delle sostanze e nei consumi. Ancora più inquietante il dato sulla letalità: il 35% dei decessi per intossicazione acuta è attribuibile alla cocaina, una percentuale mai raggiunta prima. Dati e percentuali sono emersi dalla Relazione annuale al Parlamento 2025, presentata in occasione della Giornata mondiale contro la droga.
Cambiano età, droghe e modalità di assunzione
Il documento mostra anche un’altra verità scomoda: l’età delle dipendenze si abbassa, le modalità di assunzione cambiano, le sostanze si trasformano. Il consumo complessivo tra i giovani appare in lieve calo rispetto all’anno precedente, ma la riduzione è solo apparente. La cannabis resta la sostanza più diffusa, con concentrazioni di principio attivo quadruplicate rispetto al 2016, e tra gli adolescenti crescono fenomeni come il gioco d’azzardo, le nuove dipendenze digitali e l’uso non prescritto di psicofarmaci, soprattutto antidepressivi, con una diffusione più che doppia tra le ragazze.
Le droghe di nuova generazione
A preoccupare di più, però, sono le droghe di nuova generazione. Il Centro nazionale Dipendenze e Doping (Cndd) dell’Istituto Superiore di Sanità, commentando i dati della Relazione, ha acceso un faro sulle sostanze che oggi si nascondono dietro forme insospettabili: liquidi da svapo, caramelle, cioccolatini, prodotti edibili. Sotto osservazione ci sono soprattutto i catinoni sintetici, che mimano l’effetto di cocaina e anfetamine, gli oppioidi sintetici e i cannabinoidi semisintetici, veicolati in forme sempre più accessibili e “appetibili” per i giovanissimi. “L’evoluzione delle droghe sintetiche impone risposte nuove e coordinate – sottolinea Simona Pichini, direttrice del Cndd -. Un’azione condivisa tra agenzie nazionali e partner europei è oggi indispensabile per anticipare le tendenze del mercato illegale e proteggere la salute pubblica”.
La sorveglianza dell’Iss
Il Centro dell’Iss lavora al fianco del Dipartimento per le Politiche contro la droga con il compito di monitorare, supportare e orientare le politiche nazionali. Strategico è il ruolo del Sistema Nazionale di Allerta Rapida, che consente di tracciare in tempo reale la comparsa di nuove sostanze sul territorio e intervenire con tempestività. Nel 2024, proprio nell’ambito di questa attività di sorveglianza, l’Iss è stato coinvolto nell’avvio del Piano Nazionale contro l’uso improprio del fentanyl e dei suoi derivati. Un piano fortemente voluto dalla Presidenza del Consiglio per contenere l’ingresso e la diffusione di una delle sostanze più pericolose attualmente in circolazione.
Il Telefono Verde Droga
Fondamentale resta anche il lavoro sul campo, a contatto con cittadini, famiglie, scuole e operatori. Il Telefono Verde Droga -!800 186070 – attivo dal lunedì al venerdì presso il Centro nazionale Dipendenze e Doping, offre ascolto, orientamento e supporto, in forma anonima e gratuita. “È una risorsa preziosa – conclude il presidente dell’Iss, Rocco Bellantone – soprattutto per chi vive a fianco di adolescenti e giovani fragili. Familiari, insegnanti, operatori sanitari: nessuno deve sentirsi solo di fronte a questi segnali di disagio. Siamo al lavoro per potenziare il servizio”.