Sanità 25 Luglio 2016 10:32

Colpo di Stato in Turchia, ora i medici sono in gabbia

Medici in gabbia. Accade in Turchia, in seguito al colpo di Stato fallito che ha spinto il presidente Erdogan a rastrellare il più possibile oppositori, veri o presunti, da ogni parte del Paese per affermare una leadership ancora più forte e totalitaria. Giornate dure per chiunque, dunque, ma in particolar modo per il personale sanitario del posto. I camici bianchi che operano nelle strutture sanitarie statali, infatti, non solo non possono andare all’estero (così come tutti i dipendenti pubblici) neanche per un viaggio, ma sono anche stati costretti a rinunciare alle proprie ferie (unici tra tutti i lavoratori) perché potrebbero avvenire nuovi fatti di sangue e il loro supporto sarebbe dunque necessario. Per non parlare poi di tutti i professori universitari arrestati, tra i quali figurano diversi esponenti del mondo medico e sanitario. Se si aggiunge poi che è stata annunciata la sospensione della Convenzione europea per i diritti umani per il periodo in cui resterà in vigore lo stato d’emergenza, il quadro è completo e quanto mai fosco.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

“Ogni ora di schermo è un rischio”: la SIP aggiorna le linee guida sui bambini digitali

Troppi device, troppo presto. I pediatri: “Lo smartphone? Non prima dei 13 anni”
di I.F.
Salute

Fibromialgia: allo studio montagna, mindfulness e nordic walking come terapie

E' appena partito all'Ospedale Niguarda di Milano un progetto sperimentale per offire ai pazienti con fibromialgia terapie complementari come immersioni nella natura, sessioni alle terme, mindfulness ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

3 dicembre: nasce il nuovo Piano nazionale per i diritti delle persone con disabilità

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, il Governo presenta un Piano strategico che punta su inclusione, accessibilità e partecipazione
di Redazione