Sanità 19 Maggio 2014 13:42

Accelerata sul Patto per la Salute: a giugno si chiude 

Lorenzin: “I tempi sono maturi, sui Lea definito l’accordo”
Accelerata sul Patto per la Salute: a giugno si chiude 

Il Patto per la Salute 2013-2015 non è stato accantonato ma verrà presentato nella prima parte del mese di giugno. Parola del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale ha risposto ad una specifica domanda avanzata da 24 deputati nel corso del Question Time avvenuto alla Camera la settimana scorsa.

Nell’interrogazione si chiedeva quali erano stati i “motivi che hanno impedito fino ad oggi la conclusione e la sottoscrizione del nuovo Patto per la Salute” e quali sono i tempi e le modalità previste “affinché nel più breve tempo possibile si possa arrivare alla sua sottoscrizione”. Questo ritardo, stando a quanto dichiarato dai deputati, starebbe generando un’attesa che viene vissuta da molte regioni con sempre maggior “allarme per ciò che riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera”. È necessaria dunque una rapida accelerata alle pratiche per portare il prima possibile questo documento in Conferenza Stato-Regioni.

Su questo tema, il ministro ha risposto che il Patto per la Salute non è ancora stato presentato perché i lavori hanno subito un rallentamento causato dall’improvviso cambio di governo e dal perdurare delle incertezze sul budget finanziario a disposizione. Ciò detto, però, secondo Lorenzin “i tempi sono maturi” e non dovrebbero esserci ulteriori ritardi: “In questo momento – ha spiegato il ministro – i tecnici del ministero e quelli della conferenza Stato-Regioni lavorano per definire gli aspetti sospesi, pensiamo che saremo in grado di affrontare in modo politico gli aspetti conclusivi entro la metà di giugno”.

Il ministro Lorenzin ha poi spiegato che i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), oltre ad essere “già stati definiti” e a rappresentare, al momento, “l’unico articolo approvato definitivamente da entrambe le parti”, riguardano “uno stanziamento di 900 milioni di euro in tre anni per il riaggiornamento. I costi standard – continua il titolare del dicastero – sono applicati” e ciò che il governo pone come obiettivo in questo momento è quello di “razionalizzare la spesa” e garantire una “maggiore efficienza” del servizio, oltre che puntare sui Lea per farli diventare “l’elemento principe dell’offerta”.

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