Salute 23 Luglio 2019 09:30

Patto per la Salute, Varese (FAVO): «Più attenzione a riabilitazione oncologica. Aggiornamento medici imprescindibile»

La direttrice scientifica della Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia ha esposto al ministro Grillo le priorità, a partire dalle reti oncologiche: «Vanno implementate in tutta Italia». E chiede di coinvolgere i pazienti nella formazione dei camici bianchi
Patto per la Salute, Varese (FAVO): «Più attenzione a riabilitazione oncologica. Aggiornamento medici imprescindibile»

Una maggiore attenzione al malato oncologico e a chi lo deve accudire. E medici sempre aggiornati e formati. Sono alcune delle richieste che la FAVO – Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia ha presentato al Ministro della Salute Giulia Grillo in occasione della Maratona Patto per la Salute. Stella polare è la riabilitazione del malato oncologico, come ha detto ai nostri microfoni Paola Varese, Direttore scientifico FAVO: «Investire nella riabilitazione oncologica è un recupero di risorse, non un costo in più. La peculiarità della riabilitazione oncologica è legata al fatto che sono necessari più specialisti insieme con più competenze diverse» che poi lancia anche la proposta di una esenzione ticket temporanea allo 0,48% nella fase di accertamento di fronte a un sospetto di neoplasia, per ora garantita solo dal Piemonte. Infine, la necessità di avere medici sempre aggiornati: «L’aggiornamento è un aspetto imprescindibile. Grazie al cielo ci sono delle normative vincolanti. Ora partono i controlli da parte degli Ordini dei medici. Sarebbe fondamentale che l’aggiornamento professionale fosse gestito in autonomia da ordini professionali, aziende sanitarie, università».

LEGGI ANCHE: FORMAZIONE ECM, FRANCESCA TRACLO’ (AIMAC): «PAZIENTI CHIEDONO MAGGIORE AGGIORNAMENTO E COOPERAZIONE FRA MEDICI»

Dottoressa, cosa non può mancare nel patto della salute dal vostro punto di vista?

«Non può mancare l’attività delle reti oncologiche che devono essere implementate in tutte le regioni d’Italia. Non può mancare un accenno alla riabilitazione oncologica perché è l’unico modo per riuscire a rendere un malato, che molto spesso deve convivere con la sua malattia, anche fisicamente, psicologicamente e mentalmente attivo. Investire nella riabilitazione oncologica è un recupero di risorse, non un costo in più. La peculiarità della riabilitazione oncologica è legata al fatto che sono necessari più specialisti insieme con più competenze diverse. Dei team multidisciplinari, multiprofessionali, perché ci sono le professioni sanitarie di mezzo. Poi serve attenzione agli aspetti nutrizionali del malato di cancro e al caregiver: il recente rapporto FAVO parla di 5 miliardi di euro out of pocket che pesano sulle famiglie. Molto spesso i caregiver, soprattutto le donne, perdono il lavoro per accudire il proprio familiare malato e la proposta che abbiamo lanciato al ministro, perché è una cosa che molte associazioni d’Italia ci chiedono, è lo 0,48% temporaneo nella fase di accertamento di fronte a un sospetto di neoplasia. Oggi come oggi solo il Piemonte la garantisce. Lo 0,48% è una esenzione ticket temporanea. Oggi una persona che si rivolge a noi con un nodulo al polmone se è in Piemonte non paga il ticket per la TAC e la broncospia, nel Lazio può arrivare a spendere fino a 450-500 euro di ticket».

Dal vostro punto di vista l’aggiornamento sanitario dei medici quanto è importante?

«L’aggiornamento ECM è un aspetto imprescindibile. Grazie al cielo ci sono delle normative vincolanti. Ora partono i controlli da parte degli Ordini dei medici. Sarebbe fondamentale che l’aggiornamento professionale fosse gestito in autonomia da ordini professionali, aziende sanitarie, università, svincolando la necessità, che gli operatori a volte hanno, di ricorrere a sponsor esterni che complicano la cosa».

Qualcuno chiede che vengano coinvolti i pazienti…

«Questo noi lo chiediamo da sempre. Oggi si è parlato del paziente esperto. Noi siamo andati oltre come FAVO nelle proposte che abbiamo fatto al Ministro. Lo prevede già la normativa del decreto Lorenzin. I pazienti esperti dovrebbero essere inseriti non solo nel discorso del contributo operativo dei percorsi formativi ma anche nell’estensione dei vari Pdta (percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali) delle aziende sanitarie. La legge lo prevede già, non sempre è attuata in questo senso. Il paziente naturalmente non può entrare nel merito del dato scientifico ma può aiutare in tutto quello che è il percorso assistenziale e organizzativo».

Articoli correlati
Aggressioni ai sanitari in aumento, Osservatorio Nazionale: «Potenziare personale e formazione»
Campagne di comunicazione, formazione (ECM e non solo) e strategie di de-escalation sono tra le indicazioni emerse nel rapporto trasmesso al Parlamento. Ad acuire il fenomeno anche la carenza di personale. Lavoro di équipe può essere strumento di dissuasione
Malattie rare e oncoematologiche, UNIAMO e FAVO: ok a mozione traguardo importante
Approvata ieri in Parlamento grazie al lavoro dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare e Oncoematologiche con UNIAMO, FAVO e AIL
Piano Oncologico, FAVO: «Lo stanziamento di 50 milioni conferma attenzione e sensibilità del Governo»
La Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia riconosce l’importanza dell’impegno assunto dal Governo attraverso il decreto Milleproroghe approvato nelle scorse ore alla Camera. Il Presidente De Lorenzo: «Si parta da qui per colmare le disuguaglianze»
Piano Oncologico, FAVO: Buon segno approvazione, ora il Governo stanzi fondi adeguati»
La Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia riconosce il valore del documento. Ma il Presidente De Lorenzo e il Segretario Generale Iannelli precisano: «Senza nuove risorse, le Regioni non potranno garantire uniformità di accesso ai servizi oncologici necessari per prevenzione, diagnosi precoce  e terapie di supporto per i lungosopravviventi»
Il questionario di verifica dei corsi FAD deve essere somministrato esclusivamente in modalità on-line?
La Formazione a Distanza (FAD) può anche essere erogata attraverso riviste (e quindi documentazione cartacea) pertanto il questionario di verifica per i corsi FAD effettuati attraverso materiale cartaceo, può essere somministrato con modalità di verifica diversa da quella on-line. Il Provider, sulla base delle indicazioni formulate dal Comitato scientifico o dal Responsabile scientifico dell’evento, rende […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio