Salute 27 Gennaio 2025 10:14

Morbillo, in Marocco è epidemia: “Oltre 100 persone hanno perso la vita”

Il ritorno della malattia sembra dovuto soprattutto al calo delle vaccinazioni durante la pandemia di Covid-19. Critica la situazione nelle carceri
Morbillo, in Marocco è epidemia: “Oltre 100 persone hanno perso la vita”

Sono oltre 100 le persone che, da ottobre 2023 ad oggi, hanno perso la vita in Marocco a causa del morbillo. Il ritorno della malattia sembra dovuto soprattutto al calo delle vaccinazioni durante la pandemia di Covid-19. La grande facilità con cui si diffonde nelle scuole, ha messo in allerta le autorità al punto che il ministro della Salute e della Protezione Sociale marocchino, Amin Tahraoui, per la prima volta ha riconosciuto che l’epidemia di morbillo ha causato la morte di 107 persone, metà delle quali erano bambini di età inferiore ai 12 anni, e che fino alla fine del 2024 i casi di contagio ammontano a 19.515. Secondo i media marocchini, l’epidemia è iniziata nella regione di Souss-Massa (parte centrale del Paese) e si è rapidamente diffusa nella periferia della regione di Marrakech-Safi, prima di propagarsi in tutto il Paese. Le aree remote sono state gravemente colpite, in particolare in villaggi come Amskerdad, nella provincia di Chichaoua, a una sessantina di chilometri da Essaouira, dove la mancanza di ospedali e infrastrutture sanitarie complica seriamente la situazione.

Situazione critica nelle carceri

Sui social media, le testimonianze sono numerose. Il morbillo si diffonde anche tra gli adulti, in carcere per esempio, dove sono stati registrati 41 casi, tra i detenuti negli istituti penitenziari di tutto il paese. In particolare secondo fonti ufficiali, la prigione locale di Tangeri sarebbe stata particolarmente colpita. Gli esperti sanitari temono il peggio per via del sovraffollamento che caratterizza le carceri marocchine. Per affrontare questa crisi, è stata estesa una  campagna nazionale di vaccinazione di recupero, lanciata nell’ottobre 2024, per aumentare la copertura vaccinale. Parallelamente, una vasta campagna di sensibilizzazione mira a  mobilitare genitori, insegnanti e operatori sanitari, con  l’obiettivo di promuovere la prevenzione e limitare la diffusione del virus.

Il morbillo in Italia

Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024, in Italia, sono stati notificati 1.045 casi di morbillo (17,7 casi per milione di abitanti) di cui 53 nel mese di dicembre 2024, numero in lieve aumento rispetto al mese precedente. Il 90,5% dei casi segnalati nel periodo è stato confermato in laboratorio, i rimanenti casi sono classificati come possibili o probabili. I dati sono emersi dall’ultimo bollettino diffuso dal sistema nazionale di sorveglianza integrata morbillo-rosolia, coordinata dal Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Sono 18 le Regioni e Province autonome che hanno segnalato casi dall’inizio dell’anno, di cui otto (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria) hanno segnalato complessivamente l’85,1% dei casi. Nella PA di Bolzano è stata osservata l’incidenza più elevata (67,0/milione abitanti). L’età media dei contagiati è 30 anni ed oltre la metà dei casi (51,7%) sono adolescenti o giovani adulti (età 15-39 anni) e un ulteriore 23,7% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini sotto ai cinque anni d’età.

 

 

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