Salute 5 Gennaio 2023 12:09

In sala operatoria con l’intelligenza artificiale: «Così abbiamo rimesso in piedi Angela»

Al Policlinico Vanvitelli di Napoli intervento record per curare scoliosi grave di una giovanissima
In sala operatoria con l’intelligenza artificiale: «Così abbiamo rimesso in piedi Angela»

Uno straordinario regalo di Natale per Angela, ventitreenne napoletana affetta dall’adolescenza da una grave e invalidante forma di scoliosi, e uno straordinario risultato portato a casa dall’eccellenza del Policlinico Universitario Luigi Vanvitelli. Nei giorni scorsi, infatti, l’equipe guidata dal professor Enrico Pola, direttore della Clinica Ortopedica dell’A.O.U. Luigi Vanvitelli, ha eseguito con successo un intervento chirurgico senza precedenti in Italia che ha guarito Angela consentendole di riprendersi la sua vita dopo anni di sofferenze.

Una scoliosi invalidante e una vita a metà

Angela, la giovane paziente, racconta di aver passato gran parte della sua vita a combattere contro “le pene dell’inferno” e di aver dovuto rinunciare a tantissime cose che per i suoi coetanei costituiscono la normalità. Ma è solo a novembre, quando l’aver assistito ad un concerto la costringe a letto nei giorni successivi a causa dei dolori lancinanti alla schiena, che realizza l’urgenza di trovare una soluzione al problema che l’affligge. L’obiettivo dei chirurghi di risolvere definitivamente la scoliosi di Angela è stato supportato da un innovativo software di intelligenza artificiale, che ha consentito sia di prevedere ogni passo dell’operazione, sia di produrre in anticipo gli strumenti chirurgici con i quali eseguire l’intervento.

Intelligenza artificiale e chirurgia vertebrale

«Ancor prima di procedere all’operazione – spiega il professor Pola – il software di intelligenza artificiale ha eseguito l’intervento in modalità virtuale, suggerendo il miglior approccio possibile in relazione alla patologia e alle caratteristiche specifiche della paziente, ed ha anche ideato una serie di strumenti chirurgici “custom made”, personalizzati e calibrati alla perfezione per eseguire l’intervento. Il software, inoltre, è stato in grado di prevedere anche le compensazioni di postura che il corpo avrebbe messo in atto nei sei mesi successivi all’operazione. Nell’ambito della chirurgia vertebrale – sottolinea Pola – si tratta di una tecnica rivoluzionaria, dal momento che permette di rendere ripetibili interventi ad alta complessità, e soprattutto consente di avere risultati prevedibili e programmabili, riducendo la durata e le complicanze intra e post-operatorie. Il software – conclude il chirurgo – permetterà di aggiornare e adattare i programmi chirurgici imparando dall’esperienza e dall’accumulo dei dati che verranno inseriti nel tempo».

Il lieto fine di Angela

Fondamentale ai fini della perfetta riuscita dall’intervento è stata, oltre alla competenza degli addetti ai lavori in sala operatoria, anche la possibilità di avere un dialogo costante con gli ingegneri che hanno governato il software adattivo di intelligenza artificiale. Superati i controlli del caso, Angela è tornata a casa e a breve discuterà la sua tesi di laurea. Un momento che, come lei racconta, potrà finalmente godersi, restando in piedi al momento della proclamazione.

 

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