Salute 20 Gennaio 2025 15:36

Il cibo che mangiamo influenza i microrganismi intestinali. Lo studio italiano

Il cibo che mangiamo influenza i microrganismi intestinali. Lo studio italiano

Il cibo che mangiamo influenza i microrganismi intestinali. A confermarlo è uno studio coordinato dal Dipartimento Cibio dell’Università di Trento e pubblicato sulla rivista Nature Microbiology. “Dal punto di vista del microbioma, quello che possiamo raccomandare in linea generale è che è importante assumere molti alimenti vegetali, soprattutto ricchi di fibre. E che è importante la diversità del cibo”, spiega Nicola Segata, responsabile del laboratorio di metagenomica computazionale del Dipartimento Cibio dell’Università di Trento.

Il genetista ha coordinato una ricerca in collaborazione con il King’s College di Londra per indagare i benefici di un certo regime alimentare in base al microbioma specifico di ogni persona o ogni gruppo di persone, in particolar modo per la salute cardiometabolica, la cosiddetta nutrizione di precisione. Sono stati raccolti campioni biologici di 21.561 partecipanti (vegani, vegetariani e onnivori) che vivono tra Stati Uniti, Regno Unito e Italia ed è stato scoperto che il modello dietetico ha una forte influenza sul microbioma intestinale e su specifici microbi intestinali che sono associati a una salute migliore. Secondo la ricerca – sottolinea l’Università di Trento – i microbiomi nei soggetti onnivori mostrano una maggiore presenza di batteri associati alla digestione della carne, come l’Alistipes putredinis, coinvolto nella fermentazione delle proteine.

Ma hanno più batteri “negativi”, come il Ruminococcus torques e il Bilophila wadsworthia, associati a malattie infiammatorie intestinali e a un aumento del rischio di cancro al colon. I microbiomi di quelli vegani si differenziano per un numero maggiore di batteri coinvolti nella fermentazione delle fibre, come i Bacteroides e i Firmicutes, che aiutano a produrre acidi grassi a catena corta, come il butirrato. Questi composti hanno effetti benefici sulla salute intestinale, riducendo l’infiammazione e mantenendo un migliore equilibrio omeostatico con il nostro metabolismo e il sistema immunitario. Tra le persone vegetariane infine, la principale differenza rispetto a quelle vegane è la presenza di Streptococcus thermophilus, batterio che si trova principalmente nei prodotti lattiero-caseari, utilizzato nello yogurt.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

ISS: “Proteggi il domani”, il rap fatto dai ragazzi per promuovere la vaccinazione anti-HPV

In occasione della Settimana Mondiale dell'Immunizzazione l'Istituto superiore di sanità diffonde “Proteggi il domani”, il rap per la prevenzione dell’Hpv fatto dai ragazzi pe...
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre: la carezza della Chiesa ai malati

Il Pontefice, dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale da cui era stato dimesso il 23 marzo scorso, si è spento il 21 aprile alle 7.35. Con lui se ne va un aut...