Salute 25 Giugno 2025 17:10

Gravidanze over 40, uno studio svedese mette in guardia: “Rischi infantili più elevati”

Le complicanze per il bambino aumentano in modo significativo soprattutto superati i 45 anni. I risultati di uno studio svedese condotto su 312.221 nascite
Gravidanze over 40, uno studio svedese mette in guardia: “Rischi infantili più elevati”

Con 31,6 anni, l’Italia, a pari merito con la Spagna, detiene il primato per l’età media più alta delle donne alla prima maternità. Inoltre, sempre in Italia, circa il 7 % delle gravidanze riguarda donne di età pari o superiore ai 40 anni . Ed anche questo valore è tra i più alti d’Europa, dove la percentuale mediana di parti dopo i 40 anni si attesta intorno al 4,5 % dei nati. Avere un figlio dopo i 40 anni, dunque, è un fenomeno sempre più diffuso. Tuttavia è bene sapere che le complicanze per il bambino aumentano in modo significativo, soprattutto superati i 45 anni. A mettere in guardia le gravide over 40 è uno studio svedese condotto su 312.221 nascite e pubblicato su Acta Paediatrica con il titolo “Neonatal Outcomes Among Infants of Mothers With Advanced Maternal Age: A National Cohort Study”.

I rischi fetali aumentano in relazione all’età materna

Gli autori, guidati da Sofia Voss dell’Università di Uppsala, hanno analizzato i dati del Registro Nazionale delle Nascite Medico in Svezia (2010–2022), escludendo parti gemellari e suddividendo le gravidanze in tre gruppi: madri di 35−39 anni, 40−44 anni e 45 anni e oltre. I risultati evidenziano una crescita progressiva dei rischi fetali in relazione all’età materna. I casi di morte fetale, sebbene rari, passano dallo 0,42 % nelle donne 35−39enni allo 0,83 % nelle over‑45. Anche il rischio di parto prematuro è significativamente più alto: dal 4,8 % nel gruppo 35−39 al 6,1 % nelle 40−44enni e addirittura all’8,4 % nelle oltre 45enni. Ulteriori criticità includono peso alla nascita insufficiente, ipoglicemia neonatale e Apgar score basso.

Necessarie consulenze più mirate e consapevoli

“La gravità delle complicanze è aumentata con l’avanzare dell’età materna”, spiega Voss, sottolineando come la categoria “molto avanzata” (45 + anni) presenti i rischi più elevati. Nonostante in Svezia tali eventi restino infrequenti, lo studio traccia un quadro chiaro e utile per orientare le scelte sanitarie. I ricercatori ritengono che questi dati possano facilitare una consulenza più mirata e consapevole, aiutando sia le donne che i professionisti sanitari a pianificare gravidanze più sicure e prevenire le complicanze.

 

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