Salute 24 Aprile 2025 10:52

Gravidanza, lo stress materno lascia tracce molecolari profonde nei neonati

Un nuovo studio offre una possibile spiegazione sul perché alcuni bambini possano essere più vulnerabili a problemi neuroevolutivi e psichiatrici negli anni
Gravidanza, lo stress materno lascia tracce molecolari profonde nei neonati

Se una donna trascorre la gravidanza sotto stress, in particolare se psicologico, potrebbe creare problemi neuroevolutivi e psichiatrici al bambino che porta in grembo. Lo stress sperimentato durante la gestazione, infatti, può lasciare delle tracce molecolari profonde nei neonati, influenzando il loro sviluppo ben prima della nascita. Lo spiega un nuovo studio guidato dalle professoresse Hermona Soreq e Shani Vaknine Treidel del Center for Brain Science Edmond and Lily Safra, pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry. Queste modificazioni, che colpiscono in particolar modo le femmine, interessano specifici frammenti di RNA e alcuni enzimi chiave nel sistema cerebrale deputato alla regolazione dello stress.

Perché alcuni bambini sono più vulnerabili

Dall’osservazione dei mutamenti molecolari si potrebbero giungere ad una spiegazione attendibile sul perché i bambini esposti ad un elevato stress materno durante la gravidanza possano essere più vulnerabili a problemi neuroevolutivi e psichiatrici negli anni a venire. I ricercatori hanno valutato lo stress percepito durante la gravidanza (PPS – Perceived Prenatal Stress), ovvero il livello di stress soggettivo sperimentato dalla madre. Per farlo hanno utilizzato il sangue del cordone ombelicale di oltre 120 neonati, confrontando quello dei nati da madri con alti livelli di stress nel terzo trimestre con coloro che sono venuti alla luce da madri ‘meno stressate’.

Come lo stress materno influenza il nascituro

Sotto la lente degli scienziati sono finiti particolari frammenti di RNA, chiamati tRFs (frammenti di RNA da tRNA), che regolano l’espressione genica in maniera simile ai microRNA. I risultati hanno mostrato delle modifiche sorprendenti: lo stress materno non influenzava solo singoli tRFs, ma intere famiglie di frammenti, specialmente quelli di origine mitocondriale. Inoltre, tali mutamenti hanno anche delle specificità di genere: le femmine presentano i cambiamenti più marcati, con un quasi completo abbattimento di alcune famiglie di tRF mitocondriali, ribattezzati dai ricercatori “CholinotRFs” per la loro funzione nel regolare l’acetilcolina, un neurotrasmettitore cruciale per la funzione cerebrale e l’immunità. Nei neonati maschi di madri stressate, invece, sono stati rilevati livelli significativamente più alti dell’enzima acetilcolinesterasi (AChE), segno di un potenziale squilibrio precoce nel sistema di risposta allo stress.

I risultati

“Abbiamo dimostrato che lo stress materno può modellare il modo in cui il corpo del bambino gestirà lo stress, ancora prima che il neonato prenda il primo respiro,” spiega  la professoressa Soreq. Avvalendosi del supporto di algoritmi di machine learning, il team ha poi classificato le neonate esposte allo stress prenatale con un’accuratezza del 95%, basandosi sui loro profili di CholinotRF. Questi risultati aprono la strada a strumenti diagnostici innovativi e, in prospettiva, ad interventi personalizzati già nelle prime fasi di vita. “Questa ricerca offre uno sguardo potente sull’impatto biologico dell’ambiente materno sulla prossima generazione – conclude Treidel -. Sottolinea l’importanza di prendersi cura della salute mentale in gravidanza: non solo per la madre, ma anche per la salute a lungo termine del bambino”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Airc, 60 anni di attività: tornano i ‘Giorni della ricerca’ e i Cioccolatini della solidarietà

Dalle piazze italiane ai media, fino al Quirinale, un calendario ricco di eventi per informare, sensibilizzare e raccogliere fondi a favore di oltre 5.400 ricercatori
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano