Salute 14 Marzo 2024 13:24

Covid: linfociti T sufficienti a proteggere dall’infezione anche in assenza di anticorpi

I linfociti T, indotti dalla vaccinazione o da un'infezione precedente, sono in grado di offrire protezione dalle nuove varianti del virus Sars-CoV-2, anche in assenza di anticorpi. Queste sono le conclusioni di uno studio condotto dai ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e pubblicato sulla rivista Nature Immunology
di V.A.
Covid: linfociti T sufficienti a proteggere dall’infezione anche in assenza di anticorpi

I linfociti T, indotti dalla vaccinazione o da un’infezione precedente, sono in grado di offrire protezione dalle nuove varianti del virus Sars-CoV-2, anche in assenza di anticorpi. Queste sono le conclusioni di uno studio condotto dai ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e pubblicato sulla rivista Nature Immunology. I risultati fanno più chiarezza sulla capacità del vaccino, che ha già svolto un ruolo cruciale nella riduzione della mortalità e morbilità, di essere efficace anche contro le nuove varianti del virus. In particolare, lo studio aiuta a comprendere la risposta immunitaria contro il virus, facendo luce sul ruolo dei linfociti T come arma di difesa duratura presente nel nostro organismo, aldilà della risposta mediata da anticorpi.

Il ruolo dei linfociti T contro il virus Sars-CoV-2

Nell’ambito dello studio i ricercatori hanno impiegato diversi modelli murini, inclusi topi privi di anticorpi ma con funzionalità linfocitaria intatta e un innovativo modello che esprime un recettore ibrido ACE2 umano/topo. Quando il nostro sistema immunitario viene colpito da un’infezione, mette in atto diversi meccanismi di difesa, tra i quali l’attivazione dei linfociti B, deputati a produrre anticorpi, e l’attivazione dei linfociti T, che coordinano l’intero sistema immunitario, sconfiggendo le cellule identificate come “estranee” e quindi potenzialmente dannose. “La nostra ricerca ha rivelato che i linfociti T, grazie alla loro memoria storica, sono in grado di fornire protezione contro il virus SARS-CoV-2 anche quando gli anticorpi non sono presenti”, spiega Matteo Iannacone, direttore della Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e professore di Patologia Generale all’Università Vita-Salute San Raffaele. “Questa forma di difesa, indipendente dagli anticorpi, sottolinea il significato cruciale della risposta cellulare mediata dai linfociti T nella lotta contro il virus”, aggiunge.

Oltre gli anticorpi: una nuova comprensione del ruolo dei linfociti T

“Abbiamo osservato come un certo sottogruppo di linfociti T, detti CD8+, siano cruciali nel contrastare infezioni gravi, mentre i linfociti T cosiddetti CD4+ giocano un ruolo complementare nelle infezioni più lievi, con un ruolo significativo giocato dall’interferone-gamma (IFN-γ)”, evidenzia Valeria Fumagalli, ricercatrice nel laboratorio di Iannacone, prima autrice dello studio, e beneficiaria di un finanziamento specifico da parte della Fondazione Prossimo Mio di Milano. Finora la strategia di difesa da Sars-CoV-2 ha enfatizzato principalmente la risposta anticorpale, presupponendo che la risposta mediata da anticorpi fosse il principale, se non il solo, meccanismo di protezione dopo la vaccinazione o l’entrata in contatto con il virus. “I risultati del nostro studio modificano la comprensione tradizionale dell’immunità e dimostrano l’importanza di includere la risposta immunitaria mediata dai linfociti T nel monitoraggio delle risposte alle vaccinazioni e nelle strategie di sviluppo di nuovi vaccini “, sottolinea Iannacone.

Aperta la strada a nuove strategie vaccinali

“L’indicazione alla vaccinazione rimane il tassello fondamentale per proteggere la popolazione da malattia grave, e la nostra ricerca dimostra l’efficacia di questo approccio anche per la protezione contro reinfezioni causate da varianti virali“, dice Iannacone. “Questo lavoro mette in luce l’importanza di un approccio all’immunità contro Sars-CoV-2 che consideri sia la risposta anticorpale che quella cellulare. La nostra ricerca – continua – apre la via a nuove strategie vaccinali e terapeutiche per una protezione efficace e duratura contro il virus e le sue varianti emergenti“.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Salute

Capelli bianchi: non solo un segno del tempo, ma un meccanismo di difesa contro il cancro

Secondo uno studio dell’Università di Tokyo i capelli bianchi rappresentano una risposta difensiva delle cellule staminali dei melanociti del bulbo pilifero a gravi danni al DNA
di Isabella Faggiano