Salute 8 Ottobre 2024 10:12

Chirurgia robotica: “Migliora gli esiti in sala operatoria e riduce i tempi di recupero e le complicanze”

Uno studio, pubblicato di recente dalla rivista Journal of Personalized Medicine, ha dimostrato la superiorità della chirurgia robotica rispetto a quella laparoscopica nel trattamento delle ernie inguinali e ventrali
Chirurgia robotica: “Migliora gli esiti in sala operatoria e riduce i tempi di recupero e le complicanze”

Dalla chirurgia bariatrica e metabolica a quella dell’ernia della parete addominale, fino a quella pancreatica, gastrica e colorettale: i robot sono pronti a soppiantare la tradizionale laparoscopia in sala operatoria. Si accumulano, infatti, le evidenze scientifiche che mostrano la superiorità degli interventi chirurgici robotici rispetto a quelli laparoscopici o a cielo aperto. L’accoppiata chirurgo-robot può, infatti, migliorare gli esiti in sala operatoria, riducendo i tempi di recupero e le complicanze. A fare il punto sullo stato dell’arte sono gli specialisti che hanno preso parte a “Spotlight on robotic surgery”, evento formativo organizzato e promosso da Marco Milone, professore associato di chirurgia generale dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e vicepresidente dell’Italian Club of Robotic Surgery, e da Giovanni Domenico De Palma, direttore del dipartimento di chirurgia generale, trapianti e gastroenterologia dello stesso Policlinico.

I vantaggi della chirurgia robotica

“La tecnologia è matura e con la giusta formazione del personale in sala operatoria, la chirurgia robotica è destinata a migliorare gli esiti degli interventi con indubbi vantaggi per i pazienti – spiega Milone –. Grazie alle ultime innovazioni tecnologiche è possibile migliorare la qualità del gesto chirurgico. Una piattaforma tecnologicamente avanzata consente, infatti, di miniaturizzare i movimenti della mano del chirurgo rendendoli sempre più precisi, sicuri ed efficaci. Il campo di  applicazione spazia dalla chirurgia radicale delle neoplasie epato-bilio-pancreatiche, esofago-gastriche e colo-rettali, alla chirurgia conservativa per le patologie funzionali dell’apparato digerente e alla chirurgia ricostruttiva della parete addominale”. La validazione delle procedure robotiche sta avvenendo molto rapidamente e, in alcuni campi, si sta mostrando progressivamente superiore alle tecniche più tradizionali. Come nel caso della riparazione dell’ernia della parete addominale, una comune procedura chirurgica.

Le evidenze scientifiche

In uno studio condotto da Milone e pubblicato di recente dalla rivista Journal of Personalized Medicine, è stata dimostrata la superiorità della chirurgia robotica rispetto a quella laparoscopica nel trattamento delle ernie inguinali e ventrali. “Questa metanalisi di 23 studi precedenti ha dimostrato che la chirurgia robotica è vantaggiosa per l’ernia inguinale nella riduzione del dolore postoperatorio – precisa Milone -. Mentre nella riparazione robotica dell’ernia ventrale si è registrata  una riduzione della degenza ospedaliera, minori recidive e minori tassi di reintervento rispetto all’approccio laparoscopico”. Sul fronte della chirurgia per il tumore del colonretto, uno studio dell’UT Southwestern Medical Center di Dallas, pubblicato sul World Journal of Surgical Oncology, ha scoperto che i pazienti sottoposti a chirurgia robotica hanno beneficiato di degenze ospedaliere più brevi e tassi di complicanze inferiori nella stragrande maggioranza dei casi di colectomia, ovvero della rimozione chirurgica di una parte dell’intestino crasso. “Inoltre, a questi pazienti è stato rimosso un numero maggiore di linfonodi, che ha portato a una determinazione più precisa della stadiazione del cancro – sottolinea De Palma – . Per quanto  riguarda la chirurgia metabolica e bariatrica, indicata per i pazienti gravemente obesi, due nuovi studi presentati all’ultimo meeting annuale dell’American Society for Metabolic and Bariatric Surgery suggeriscono che l’intervento con i robot riduce i tempi operatori e le degenze con minori complicazioni rispetto agli approcci laparoscopici”, conclude lo specialista.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Cure Palliative. Cure, non un Palliativo”

Per la Giornata delle Cure Palliative, VIDAS lancia una campagna di sensibilizzazione sul valore di queste terapie, accessibili solo a un italiano su tre. La voce è di Elio
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione