Salute 17 Maggio 2021 15:21

Biossido di titanio: attenzione a dolci, caramelle e gomme da masticare. L’additivo E171 bocciato dall’Efsa

Milazzo (Altroconsumo): «Gli scienziati non sono riusciti a stabilire un livello al di sotto del quale il biossido di titanio possa essere considerato sicuro. L’unica soluzione è vietarne l’utilizzo in generi alimentari, farmaci e cosmetici a rischio ingestione»
di Isabella Faggiano
Biossido di titanio: attenzione a dolci, caramelle e gomme da masticare. L’additivo E171 bocciato dall’Efsa

Il biossido di titanio non può più essere considerato sicuro come additivo alimentare: è questa la conclusione a cui è giunta l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), dopo aver analizzato le conseguenze che questo additivo, se ingerito, ha sulla salute umana. È una sostanza di origine minerale, dal colore chiaro e opaco. Il biossido di titanio, indicato sulle etichette con la sigla E171, può essere utilizzato per alimenti di largo consumo, come dolci, caramelle, gomme da masticare, salse, prodotti a base di pesce e formaggio

Lo studio di Altroconsumo

La pronuncia dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha di recente  aggiornato la sua valutazione di sicurezza, arriva a due anni dalla richiesta avanzata da Altroconsumo, in linea con altre associazioni europee di consumatori, alla Commissione Europea di vietare l’utilizzo di questa sostanza. «Già nel 2019, infatti, una nostra inchiesta –  spiega Natalia Milazzo caporedattore di Altroconsumo – aveva evidenziato che in quasi tutti i casi il biossido di titanio era segnalato in etichetta senza alcun riferimento alla sua forma nano, che invece era presente sottoforma di nano particelle in percentuali variabili dal 27 al 76%». I nano materiali (di dimensioni comprese tra 1 e 100 nm) sono sostanze ingegnerizzate per acquisire proprietà che nella loro forma normale non avrebbero. Immaginarle è piuttosto difficile: visualizzando lo spessore di un capello umano, dovremmo provare a prefigurarci qualcosa di almeno mille volte più piccolo.

Le conclusioni dell’Efsa

«Passando al setaccio molte migliaia di studi validati scientificamente finora raccolti in materia, comprese nuove prove scientifiche e dati sulle nano particelle, l’Efsa – continua Milazzo – ha concluso che non è possibile escludere che il biossido di titanio provochi problemi di genotossicità, ovvero la capacità di danneggiare il DNA umano». La genotossicità potrebbe avere effetti cancerogeni, ma quali siano tutte le sue possibili conseguenze sull’organismo umano non è stato ancora chiaramente accertato. «Gli scienziati – continua l’esperta –  non sono riusciti nemmeno a stabilire un livello al di sotto del quale il biossido di titanio possa essere considerato sicuro. L’assorbimento delle particelle di biossido di titanio rilevato è piuttosto basso, ma il corpo potrebbe non essere in grado di smaltirlo, creando un accumulo nell’organismo. Per questo, riteniamo che l’unica soluzione sia il suo divieto assoluto».

Farmaci e cosmetici

Il biossido di titanio può essere contenuto anche in farmaci e prodotti per la cura della persona. Nei prodotti cosmetici viene utilizzato sia perché è in grado di conferire al prodotto una colorazione bianca, sia per le sue proprietà assorbenti, caratteristica utile per le creme del cambio pannolino, per le ciprie, i deodoranti e i trucchi. Nelle creme solari è solitamente utilizzato per le sue capacità di riflettere le radiazioni UV. «Per questi prodotti la nostra richiesta – sottolinea Milazzo – è che il biossido di titanio sia bandito in quei cosmetici a rischio ingestione, come il burro cacao per le labbra, e che sia esplicitamente indicato, invece, sull’etichetta di tutti gli altri cosmetici che lo contengono».

La richiesta di divieto

Altroconsumo, insieme alle altre associazioni di consumatori europee riunite nel Beuc, ha chiesto alla Commissione europea di proporre il divieto immediato del biossido di titanio come additivo alimentare in tutti gli Stati membri, seguendo l’esempio della Francia, dove l’E171 è stato vietato per l’uso alimentare già dal gennaio 2020, in base al principio di precauzione. «L’E171 è usato solo per scopi estetici, non ha alcun valore nutritivo, né funzioni specifiche come, per esempio, quelle di conservante. In altre parole, – conclude Milazzo – presenta potenziali rischi, ma nessun vantaggio per i consumatori».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Funzioni intestinali minacciate da gomme e caramelle
L’esposizione cronica a nanoparticelle di biossido di titanio, additivo presente in tantissimi alimenti, come caramelle e gomme da masticare, sembra diminuire in maniera significativa la capacità dell’intestino di assorbire i nutrienti e agire come barriera agli agenti patogeni. Che cosa e come Il biossido di titanio, spesso indicato in etichetta come E171, si trova un […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Accordo Sumai e Federfarma per agevolare l’accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie sul territorio

"La collaborazione tra SUMAI e Federfarma ci permette di offrire ai cittadini servizi tempestivi, qualificati e accessibili su tutto il territorio nazionale, soprattutto nelle aree dove l’offert...
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Advocacy e Associazioni

Unicef: il suicidio è la quarta causa di morte negli adolescenti in 43 paesi

In occasione della Settimana Europea della Salute Mentale (19 – 25 maggio) l’Unicef sottolinea come il suicidio rappresenti la quarta causa di morte in ben 43 paesi al mondo