Salute 25 Febbraio 2025 10:20

Ricerca, all’Iss un ‘super’ microscopio per lo studio di tumori e demenze

I primi progetti di ricerca mirano a studiare in dettaglio la risposta delle cellule tumorali ai trattamenti che interferiscono con la replicazione del Dna.
Ricerca, all’Iss un ‘super’ microscopio per lo studio di tumori e demenze

Studiare in dettaglio le cellule, analizzando processi cruciali come la risposta dei tumori ai trattamenti e il ruolo dello stress ossidativo nelle malattie neurodegenerative. Tutto questo è ora possibile presso i laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità grazie all’acquisizione di una nuova piattaforma di microscopia confocale ad altissima risoluzione. L’innovativo strumento è stato inaugurato durante una cerimonia ad hoc, presso la sede dello stesso Istituto, alla presenza del Presidente Rocco Bellantone, del Direttore Generale dell’Istituto Andrea Piccoli e del Presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi. La Fondazione Roma ha concorso all’acquisto della nuova apparecchiatura con un contributo di 260mila euro. L’Iss ha potuto così dotarsi di una delle poche strumentazioni del genere presenti in Italia e l’unica nel Centro-Sud.

Lo studio dei meccanismi patogenetici

Grazie alla sua capacità di acquisire immagini tridimensionali e di analizzare automaticamente migliaia di cellule ad alta risoluzione in tempi ridotti, questa piattaforma consentirà di studiare meccanismi patogenetici. L’utilizzo del microscopio sarà aperto a collaborazioni con altri enti di ricerca a livello nazionale. I primi progetti di ricerca mirano a studiare in dettaglio la risposta delle cellule tumorali ai trattamenti che interferiscono con la replicazione del Dna. L’obiettivo è identificare nuovi bersagli terapeutici per tumori della mammella, dell’ovaio, della prostata e del colon, nonché analizzare i meccanismi di resistenza ai trattamenti oncologici e sviluppare strategie per superarli.

Lo studio di malattie neurodegenerative

Inoltre, il nuovo strumento sarà impiegato per approfondire lo studio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson. “La  possibilità di analizzare rapidamente e con elevata precisione  grandi quantità di dati consentirà di accelerare la scoperta di nuove cure. Nel medio termine, il progetto contribuirà a migliorare la personalizzazione delle terapie, riducendo gli effetti collaterali e aumentando l’efficacia dei trattamenti. Nel lungo periodo, l’identificazione di nuovi bersagli terapeutici potrebbe portare allo sviluppo di farmaci innovativi con un impatto significativo sulla salute pubblica”, afferma Rocco Bellantone. “Investire nella ricerca significa gettare le basi per un futuro in cui la scienza possa offrire soluzioni concrete a problemi complessi”, conclude Franco Parasassi.

 

 

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