Salute 9 Febbraio 2024 10:47

Psicosi, dai deliri alle allucinazioni: l’intelligenza artificiale svela chi è a rischio

Questo innovativo strumento riesce a distinguere tra il cervello di persone sane e quello di soggetti a rischio di episodi psicotici, consentendo un intervento specialistico preventivo. Lo studio
Psicosi, dai deliri alle allucinazioni: l’intelligenza artificiale svela chi è a rischio

Prevedere l’insorgenza di un episodio psicotico, come deliri o allucinazioni, è possibile grazie ad uno strumento basato sull’intelligenza artificiale in grado di stabilire il rischio individuale dalla “lettura” di immagini di risonanza magnetica cerebrale. Questo innovativo strumento riesce a distinguere tra il cervello di persone sane e quello di soggetti a rischio di un episodi psicotici. Un’analisi di questo tipo permette, in altre parole, di prevedere un delirio o un’allucinazione prima che si verifichi, consentendo un intervento specialistico preventivo.

Cos’è la psicosi

Con il termine psicosi si indica un gruppo di disturbi mentali gravi che, almeno per un certo periodo di tempo, comportano un’alterazione della capacità di interpretare correttamente la realtà. Tra i sintomi più comuni ci sono: le allucinazioni, cioè percezioni sensoriali irreali, l’udire voci o il vedere cose che non esistono, deliri, ovvero convinzioni errate come pensare di essere spiati o seguiti, la disorganizzazione, cioè una alterazione della capacità di strutturare un pensiero logico. Una persona con disturbi psicotici può non essere più in grado di affrontare le attività quotidiane come il lavoro, lo sport o lo stare in compagnia.

Uno strumento attendibile in quasi 9 casi su 10

A mettere a punto lo strumento basato sull’intelligenza artificiale è stato un consorzio internazionale, coordinato dai ricercatori dell’Università di Tokyo, nell’ambito di un progetto di ricerca i cui risultati sono stati presentati sulla rivista Molecular Psychiatry. Gli esperti hanno confrontato le scansioni di oltre 2mila persone provenienti da 21 località del mondo. Circa la metà  dei partecipanti era stata identificata come clinicamente ad alto rischio di psicosi. Lo strumento ha lavorato con un’accuratezza dell’85% nel distinguere le persone non a rischio da quelle che in seguito hanno manifestato sintomi psicotici evidenti.

Possibilità di intervento precoce

Questo strumento potrebbe essere utile in futuro in ambito clinico, poiché, sebbene la maggior parte delle persone con un problema di psicosi si riprenda completamente, un intervento precoce porta in genere a risultati migliori con un impatto meno negativo sulla vita delle persone. Quindi l’impatto clinico potenziale è elevato: “chiunque potrebbe avere un episodio psicotico, che comunemente coinvolge deliri, allucinazioni o pensiero disorganizzato. Non c’è una causa singola, ma – concludono gli autori dello studio – può essere innescato da malattie o lesioni, traumi, uso di droghe o alcol, farmaci, o predisposizione genetica”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...