Nutri e Previeni 22 Ottobre 2025 15:45

Proteine e dieta mediterranea sono armi contro l’invecchiamento

Una dieta ricca di proteine e nutrienti essenziali, ma povera di calorie e zuccheri, rappresenta l'arma più efficace per rallentare il declino cognitivo e fisico nelle persone anziane. A parlarne sono gli esperti della Società italiana di nutrizione clinica

di Valentina Arcovio
Proteine e dieta mediterranea sono armi contro l’invecchiamento

Una dieta ricca di proteine e nutrienti essenziali, ma povera di calorie e zuccheri, rappresenta l’arma più efficace per rallentare il declino cognitivo e fisico nelle persone anziane, contrastando la perdita di massa muscolare e di densità ossea e riducendo significativamente il rischio di cadute, di patologie legate all’età e di demenza. A confermarlo, diversi studi presentati dalla Società italiana di nutrizione clinica (Sinuc), in occasione del congresso nazionale in corso a Napoli. “Attualmente circa il 9% della popolazione europea ha più di 65 anni, percentuale che si prevede salirà al 25% entro il 2050”, spiega Maurizio Muscaritoli, presidente della Sinuc. “Quasi il 50% dei decessi prematuri è direttamente legato allo stile di vita, in particolare alla dieta”, aggiunge.

Il ruolo delle proteine nella dieta dell’anziano

A giocare un ruolo chiave nell’alimentazione dei più anziani sono le proteine. Una ricerca del 2019 ha dimostrato che gli anziani con obesità che seguivano una dieta iperproteica e ipocalorica hanno registrato una maggiore perdita di peso mantenendo al contempo la massa muscolare, migliorando la qualità ossea e i marcatori di longevità, con conseguente riduzione del rischio di mortalità. Allo stesso tempo, da uno studio del 2023 è emerso che le raccomandazioni standard sulla quantità di proteine da assumere potrebbero non essere sufficienti, con gli over 50 che necessiterebbero di quantità maggiori (fino al doppio) di proteine al giorno per mantenere la massa muscolare, specialmente se praticano attività fisica, arrivando a 0,9-1,1 grammi per chilo di peso corporeo.

L’impatto della nutrizione sull’invecchiamento cerebrale

Questo fabbisogno può essere soddisfatto consumando carne, in particolare pollame, pesce, latte e latticini ma tenendo anche conto di contingenti problemi di masticazione e di condizioni che possono portare a problemi di deglutizione e disfagia. Inoltre, una scoperta di fondamentale importanza riguarda l’impatto della nutrizione sull’invecchiamento cerebrale. Gli studi dimostrano che lo sviluppo di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, malattie neurodegenerative, deterioramento cognitivo e demenza può essere rallentato o addirittura prevenuto da regimi nutrizionali come la dieta mediterranea, povera di zuccheri e ricca di alimenti vegetali e di una varietà di nutrienti.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Cure Palliative. Cure, non un Palliativo”

Per la Giornata delle Cure Palliative, VIDAS lancia una campagna di sensibilizzazione sul valore di queste terapie, accessibili solo a un italiano su tre. La voce è di Elio
di Redazione
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione