Prevenzione 13 Maggio 2025 16:27

Malattie cardiovascolari, Siprec: “Prima causa di morte e tra le principali di ospedalizzazione”

In occasione della V Giornata per la Prevenzione Cardiovascolare, la SIPREC sottolinea l’importanza della prevenzione nei luoghi di lavoro
Malattie cardiovascolari, Siprec: “Prima causa di morte e tra le principali di ospedalizzazione”

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia. Eppure, oltre il 50% di queste patologie può essere prevenuto grazie a interventi tempestivi, promozione di stili di vita sani, screening e una maggiore attenzione al rischio cardiovascolare nella pratica clinica.  Investire in prevenzione non significa solo allungare la vita, ma migliorarne la qualità: ciò significa vivere più a lungo e in buona salute. Una strategia indispensabile per tutelare i cittadini e garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario. Da queste premesse sono partite le proposte lanciate nella V edizione della Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, promossa e organizzata dalla SIPREC come ogni anno per il 13 maggio, un’iniziativa patrocinata dall’Università Sapienza di Roma, a cui è stata conferita la medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana. L’iniziativa è sostenuta da Poste Italiane, che riafferma la propria sensibilità e attenzione rispetto al tema della prevenzione e del benessere dei propri dipendenti e della collettività, sottolineando l’importanza di sviluppare, diffondere e concretizzare la cultura della prevenzione e l’adozione di corretti stili di vita, fondamentali per ridurre i fattori di rischio delle patologie cardiovascolari. SIPREC da novembre 2024 ha anche costituito una Fondazione per la Prevenzione Cardiovascolare per avvicinarsi ancor più alle esigenze dei cittadini.

I costi per la Sanità

Le malattie cardiovascolari provocano circa 140mila decessi l’anno, il 30,8% del totale, (33,4% nelle donne e 28,1% negli uomini). Nonostante i sensibili miglioramenti su prevenzione e cura abbiano ridotto la mortalità di 5 volte dal 1950 a oggi, queste patologie continuano a gravare sul sistema sanitario: in Italia le spese dirette superano i 41 mld di euro ogni anno (15% della spesa sanitaria), a fronte di 282 mld in Europa. Secondo il Global Cardiovascular Risk Consortium (NEJM, 30 marzo 2025), i cinque principali fattori di rischio (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo e obesità) sono responsabili di oltre il 50% degli eventi aterosclerotici. In uno studio su 2,1 milioni di individui in 133 coorti, la presenza di tutti e cinque i fattori nel corso della vita spiega un aumento di rischio del 24% nelle donne e del 38% nei maschi; al contrario, chi ne è privo guadagna circa 13,3 anni di vita in salute (donne) e 10,6 (uomini), con un picco di +14,5 e +11,8 anni di sopravvivenza legato al controllo di pressione e fumo tra i 55 e i 60 anni.

Le evidenze scientifiche

Allo scopo di intercettare quanto più precocemente il rischio cardiovascolare, le aree geografiche ad alta intensità e con reddito medio-basso e per accrescere la consapevolezza di operatori sanitari, cittadini, politici e media, specialisti di diverse discipline hanno realizzato il documento multisocietario “Valutazione del rischio cardiovascolare individuale: esame dei calcolatori disponibili e degli strumenti più congeniali e utilizzabili nel nostro Paese” (www.siprec.it), pubblicato ad  aprile 2025 dal Ministero della Salute, coordinato da Paolo Bellisario (Ministero), Chiara Donfrancesco (ISS) e Massimo Volpe (SIPREC). Questo studio mira a diffondere tra i medici l’uso sistematico dei calcolatori di rischio e a promuovere un aggiornamento degli strumenti disponibili in Italia per prevenire sempre più efficacemente e tempestivamente le malattie cardiovascolari.

Longevi sì, ma in buona salute

L’aumento dell’aspettativa di vita ha rappresentato sicuramente un importante traguardo di Salute Pubblica conseguito a livello globale negli ultimi decenni. Tuttavia, un aumento dell’aspettativa di vita (Lifespan) non implica un aumento degli anni vissuti in salute (Healthspan). “La sopravvivenza a molte malattie anche cardiovascolari spesso si traduce in cronicità sintomatiche e disabilitanti, che comportano pesanti conseguenze per l’individuo, per le loro famiglie e per la società, con ricadute anche socio-economiche – sottolinea il Prof. Massimo Volpe, Presidente SIPREC – Un’analisi su 183 Paesi del WHO (JAMA New Open 2024;7(12):e2450241) rivela che il divario tra durata di vita e anni vissuti in buona salute è cresciuto fino a 9,6 anni – con un aumento di 2,4 anni in più per le donne. Una “longevità in salute” diventa un obiettivo necessario e raggiungibile attraverso un potenziamento delle politiche e degli interventi di prevenzione”.

Le proposte di Siprec

Alla luce di questi dati, SIPREC ha formulato una proposta lanciata in occasione della Giornata Nazionale per la Prevenzione Cardiovascolare: stimolare la prevenzione nei luoghi di lavoro per contribuire ad intercettare tempestivamente le condizioni più a rischio nei singoli individui, affiancando l’impegno del Sistema Sanitario Nazionale. “La prevenzione può essere realizzata a vari livelli (famiglia, scuola, università), oltre che nelle strutture sanitarie – continua il Prof. Massimo Volpe, Presidente SIPREC – Ma una grande opportunità è rappresentata dalle iniziative di prevenzione effettuata nei luoghi di lavoro: può favorire il benessere dei lavoratori e sostenere il lavoro delle strutture sanitarie. Nel nostro Paese vi sono già numerosi esempi, che interpretano molto bene il ruolo di partner della salute dei lavoratori e di strumento sussidiario per l’intero sistema sanitario. I vantaggi sono numerosi: efficace e precoce identificazione dei fattori di rischio, limitazione delle malattie e delle loro conseguenze socio-economiche, risparmio per il sistema sanitario e per i cittadini, migliore rapporto datore di lavoro-dipendente come conseguenza di una attenta presa in carico della salute, possibile accesso ad incentivazioni o detrazioni fiscali per le aziende più virtuose”.

Stefano Accorsi e Daniele Garozzo testimonial della Giornata

La quinta edizione della Giornata per la Prevenzione Cardiovascolare si è avvalsa anche dei contributi dell’attore Stefano Accorsi e dello schermidore Daniele Garozzo. “Quante volte il tuo cuore nella tua vita ti ha accompagnato nelle emozioni, nelle gioie, nei dispiaceri? E quante volte ti sei accorto di lui e lo hai protetto? Il tuo cuore va protetto lungo tutto il percorso della tua vita. La maggior parte delle malattie che possono metterlo a rischio possono essere prevenute – afferma Stefano Accorsi -. Il cuore umano è come un atleta di scherma: rapido, reattivo, preciso e incredibilmente resistente. Come ho imparato sia in pedana che nelle aule di medicina, l’eccellenza richiede disciplina, ascolto e una cura metodica. Ogni giorno il nostro cuore affronta il suo salto personale, parando colpi, affrontando ostacoli e adattandosi alle sfide, come in una finale olimpica. Ma noi sappiamo ascoltarlo? Basterebbe una strategia di prevenzione accurata per fare la differenza” conclude Daniele Garozzo.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre: la carezza della Chiesa ai malati

Il Pontefice, dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale da cui era stato dimesso il 23 marzo scorso, si è spento il 21 aprile alle 7.35. Con lui se ne va un aut...
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Advocacy e Associazioni

Il caregiver nel percorso di cura del paziente affetto da linfoma: ruolo e responsabilità infermieristica

Terzo volume del progetto Ematonurse, frutto della collaborazione del Gruppo Infermieri della Fondazione Italiana Linfomi (GiFIL) con le associazioni dei pazienti “F.A.V.O. Neoplasie Ematologich...