Prevenzione 7 Aprile 2025 10:25

Diabete di tipo 1: “Screening pediatrico di massa per salvare e migliorare vite”

Presentati i risultati del progetto pilota promosso dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità in quattro Regioni per lo screening pediatrico del diabete di tipo 1
Diabete di tipo 1: “Screening pediatrico di massa per salvare e migliorare vite”

“Lo screening di massa potrebbe letteralmente salvare la vita a un buon numero di bambini e migliorare quella di molti altri”: è questa la conclusione a cui sono giunti gli esperti che hanno condotto il progetto pilota promosso dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità in quattro regioni – Lombardia, Marche, Campania e Sardegna – per lo screening pediatrico del diabete di tipo 1. Ed è stata proprio questa stessa convinzione ad aver ispirato la legge 130 “Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica”. Il progetto pilota appena concluso è stato messo a punto proprio per verificarne la fattibilità, l’accettabilità e la sostenibilità di tale legge: sono stati controllati 5.363 bambini, testati per individuare gli anticorpi specifici del diabete tipo 1 e della celiachia mediante prelievo di sangue capillare.

Presentati i risultati del progetto pilota

Ad annunciare gli esiti della sperimentazione è stato Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera e primo firmatario della legge, partecipando a una tavola rotonda nell’ambito del Congresso Siaip, la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica: “Con un discreto anticipo sulla tabella di marcia, sono stati screenati tutti i bambini previsti dal protocollo, equamente divisi tra maschi e femmine, e i campioni di sangue analizzati al 90%. Sulla base dei risultati e dell’esperienza fatta, mi auguro che riusciremo rapidamente a procedere con l’applicazione a livello nazionale della legge”, sottolinea Mulè.

Il diabete di tipo 1

“Il diabete è una malattia su base immunologica – spiega il presidente Siaip, Michele Miraglia del Giudice -. Una volta diagnosticato si controlla, ma non guarisce più. Accorgersi di questa patologia prima che si manifesti significa due cose importanti. La prima è evitare le pericolose e inaspettate crisi di chetoacidosi che troppo spesso segnalano l’esordio della malattia fino a quel momento misconosciuta; crisi spesso serie e a volte letali. La seconda è poter frenare poi lo sviluppo della malattia stessa con opportuni provvedimenti”. Perché “oggi, contrariamente a quanto accadeva un tempo, l’evoluzione del diabete 1 può essere frenata – aggiunge Gianluigi Marseglia, past president Siaip -. Esistono nuovi anticorpi monoclonali che, preservando la funzione delle cellule beta del pancreas, ne ritardano lo sviluppo”.

I dati del Progetto

Al progetto hanno partecipato 428 pediatri di famiglia che hanno informato e ottenuto il consenso dalle famiglie. Sono stati inoltre coinvolti i nove centri regionali specialistici per diabete 1 e celiachia, per il follow-up dei bambini con i risultati positivi ai test anticorpali. Per il diabete sono stati analizzati al momento 4.838 campioni, dei quali lo 0,19% è positivo a 2 o più anticorpi per cui è definito ad alto rischio. Per gli anticorpi specifici per la celiachia sono stati analizzati 4.627 campioni, di cui 134 (pari al 2,9%) sono risultati positivi al test di screening e 51 (1,1%) sono risultati positivi con valori borderline.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Terapie a rischio dopo i 12 anni? L’inchiesta di Sanità Informazione e il sondaggio Anffas

Dopo le segnalazioni di genitori riguardo all’interruzione delle terapie riabilitative per i figli disabili in adolescenza, raccolte da Sanità Informazione sui social media, Anffas lancia...
di Isabella Faggiano
Salute

“Ogni ora di schermo è un rischio”: la SIP aggiorna le linee guida sui bambini digitali

Troppi device, troppo presto. I pediatri: “Lo smartphone? Non prima dei 13 anni”
di I.F.
Salute

Fibromialgia: allo studio montagna, mindfulness e nordic walking come terapie

E' appena partito all'Ospedale Niguarda di Milano un progetto sperimentale per offire ai pazienti con fibromialgia terapie complementari come immersioni nella natura, sessioni alle terme, mindfulness ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

3 dicembre: nasce il nuovo Piano nazionale per i diritti delle persone con disabilità

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, il Governo presenta un Piano strategico che punta su inclusione, accessibilità e partecipazione
di Redazione