Pandemie 15 Gennaio 2025 09:35

Long Covid: mal di testa, dolore toracico, diarrea e febbre sono i sintomi più comuni tra gli adolescenti

Strascichi più lunghi in chi ha contratto le varianti più aggressive del virus. Negli adulti il long Covid può comportare perdita di memoria, disturbi del sonno, stati di depressione, tosse, ansia, perdita di peso, parestesie, disturbi nell’equilibrio
Long Covid: mal di testa, dolore toracico, diarrea e febbre sono i sintomi più comuni tra gli adolescenti

Mal di testa, dolore toracico, diarrea e febbre: sono questi i sintomi più comuni del long Covid tra gli adolescenti, conseguenze che possono manifestarsi o persistere anche dopo mesi dall’infezione. I sintomi cambiano totalmente se a pagare le conseguenze degli strascichi del SarsCoV2 sono, invece, gli adulti. In questo caso il long Covid può comportare perdita di memoria, disturbi del sonno, stati di depressione, tosse, ansia, perdita di peso, parestesie, disturbi nell’equilibrio. A confermare le differenze tra giovani e adulti affetti da long Covid è un’indagine svolta in Italia su un campione di 97 minori di età compresa tra i 12 e i 17 anni, quasi equamente ripartiti tra maschi e femmine. La ricerca è durata da gennaio 2023 a marzo 2024 e fa parte del programma di sorveglianza sul Long Covid condotto dall’Istituto superiore di sanità, che coinvolge circa 50 centri in tutta Italia tra cui la Rete degli ambulatori pneumologici dell’Azienda USL Toscana nord ovest area sud (Pontedera, Volterra, Piombino e Isola d’Elba), che ha diffuso i risultati dello studio.

Strascichi più lunghi in chi ha contratto varianti più aggressive

A dimostrare questa specificità è l’articolo ‘Adolescenti con sintomi persistenti a seguito di infezione acuta da Sars-Cov-2 (Long-Covid)‘ pubblicato su Children a dicembre, la rivista internazionale sulla salute dei bambini, pubblicata mensilmente online dal Multidisciplinary Digital Publishing Institute di Basilea (Svizzera). “Lo studio individua una persistenza di sintomi a distanza di molti mesi in una elevata percentuale di soggetti, con caratteristiche differenti dalla popolazione adulta – spiega Guido Vagheggini (nella foto), che coordina la rete degli ambulatori Long Covid per la Asl Toscana nord ovest -. È interessante notare che, al contrario di quanto ci farebbe pensare il senso comune, i sintomi del Long Covid possono durare a lungo anche negli adolescenti, in particolare a portare più a lungo gli strascichi sono i soggetti che lo hanno contratto nelle varianti più aggressive, quelle prima della Omicron, e che hanno manifestato più sintomi insieme, con mal di testa, dolore toracico, diarrea e febbre che si ripresentano periodicamente e più spesso. Nessuna differenza tra adolescenti e adulti è stata registrata invece rispetto alla persistenza a lungo termine dei due sintomi più comuni del Long Covid, l’affaticamento e la difficoltà respiratoria”.

Nelle donne più frequenti disturbi di memoria e concentrazione

“Lo studio è importante perché si concentra su una specifica fetta di popolazione, quella tra i 12 e 17 anni, con pochissime comorbilità, ma anche con una bassa percentuale di vaccinati, sulla quale esistono pochissime ricerche e suggerisce la necessità di prolungare la sorveglianza per meglio definire l’evoluzione dei sintomi a lungo termine in una popolazione giovane. Questo studio – aggiunge Vagheggini – fa seguito alla pubblicazione del 14 novembre 2024 sulla importante rivista BMC Medicine (Springer Nature, Heidelberg, Germany) con l’analisi della casistica più ampia, di 1.297 soggetti, e che aveva evidenziato come i sintomi principali del Long Covid sono rappresentati dall’affaticamento e dalla difficoltà respiratoria, che colpiscono circa la metà dei soggetti, ma anche che la distribuzione dei sintomi è differente nei due sessi, con una maggiore incidenza nelle donne di disturbi della memoria e della concentrazione, palpitazioni e cefalea. È stato possibile individuare inoltre due gruppi di sintomi che tendono a presentarsi in associazione, e determinare due tipologie diverse di Long Covid: una caratterizzata prevalentemente da difficoltà respiratoria e parestesie e l’altra da cefalea, difficoltà di concentrazione e palpitazioni. Questa seconda tipologia di Long Covid – conclude – è stata riscontrata in soggetti più giovani, prevalentemente donne, con infezioni acute di Sars-CoV-2 meno severe e da varianti più recenti, dalla Omicron in poi”.

 

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