One Health 7 Maggio 2025 11:55

Luce naturale, Sima: “Migliora il sonno e il metabolismo”

Grazie ad un sistema innovativo di analisi multispettrale, progettato per misurare le emissioni di radiazione dai corpi umani, i ricercatori hanno analizzato l'interazione tra luce solare diretta e funzioni fisiologiche e cognitive
di I.F.
Luce naturale, Sima: “Migliora il sonno e il metabolismo”

La luce naturale è un elemento fondamentale per il benessere umano, influenzando positivamente il ritmo circadiano, la regolazione ormonale, il metabolismo e la qualità del sonno, e aumentando l’attività biofotonica degli individui fino al +30%. Tuttavia, circa il 90% della nostra vita si svolge in ambienti chiusi che non soddisfano, in tema di accesso alla luce naturale, i requisiti igienico-sanitari minimi, con conseguenti effetti negativi sulla salute psicofisica e sulla produttività. I dati arrivano da una ricerca scientifica presentata oggi al Senato nel corso del seminario “Costruire il Benessere” organizzato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e promosso dal Vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio.

Perché la luce naturale fa bene

Lo studio, presentato dal Prof. Carlo Ventura, Ordinario di Biologia Molecolare all’Alma Mater di Bologna e coordinatore scientifico della ricerca, è stato condotto dai ricercatori Sima ed ha svelato il potente impatto della luce naturale sul benessere psicofisico degli individui che vivono e lavorano in ambienti indoor. Utilizzando un sistema innovativo di analisi multispettrale, progettato per misurare le emissioni di radiazione dai corpi umani, i ricercatori hanno analizzato l’interazione tra luce solare diretta e funzioni fisiologiche e cognitive. I risultati preliminari dello studio hanno rivelato che la luce naturale influisce profondamente sulle funzioni biodinamiche, energetiche e circadiane, con frequenze tipiche comprese tra 2 e 5 Hz. In particolare, è emersa una correlazione significativa tra l’esposizione ravvicinata alla luce solare e un aumento dell’attività biofotonica, con un conseguente miglioramento delle prestazioni cognitive e una maggiore complessità nella rete informativa biologica.

L’attività biofotonica

“Ad un metro di distanza da una finestra, dove l’esposizione alla luce naturale è più intensa, l’attività biofotonica aumenta significativamente, suggerendo una maggiore efficienza cerebrale e un miglioramento del benessere psicofisico – rivela la ricerca – Al contrario, a distanze superiori, tra 2 e 4 metri dalla stessa finestra, l’intensità delle emissioni diminuisce drasticamente, con una riduzione tra il -30% e il -80%, associata a un aumento degli stati di rilassamento e sonnolenza” L’attività biofotonica appare direttamente legata al benessere percepito: a distanza ravvicinata dalla fonte di luce, si osservano variazioni positive tra il +10% e il +30%, segno di una maggiore vitalità fisiologica. A distanze maggiori, queste variazioni scendono drasticamente, con oscillazioni che vanno dal -40% al -80%, indicando un rallentamento dell’attività fisica e un possibile aumento dello stress e dell’affaticamento.

Il commento degli autori

“Questo studio pionieristico fornisce nuove evidenze sulle interazioni tra luce naturale e biologia umana, con potenziali applicazioni per la progettazione di ambienti di lavoro e di vita che possano favorire una maggiore produttività e un miglior benessere psicofisico, promuovendo un uso più consapevole della luce naturale, contribuendo non solo al miglioramento della qualità della vita, ma anche alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico”, spiega il Prof. Carlo Ventura.
“I risultati preliminari della nostra ricerca suggeriscono che l’accesso alla luce naturale in ambienti indoor gioca un ruolo fondamentale nel migliorare non solo le funzioni cognitive, ma anche la salute mentale e il benessere generale. L’esposizione alla luce solare diretta risulta particolarmente benefica per l’organismo, ottimizzando le prestazioni cerebrali e favorendo una maggiore attività neuronale”, conclude Alessandro Miani, Presidente Sima.

 

 

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