One Health 26 Gennaio 2024 13:04

Inquinamento e cambiamenti climatici. Aggiornate strategie nazionali di prevenzione per malattie cardio-respiratorie ed allergiche correlate

Il documento si concentra principalmente sulle malattie cardio-respiratorie ed allergiche e sulle relazioni di queste patologie con i cambiamenti climatici e l'inquinamento atmosferico
Inquinamento e cambiamenti climatici. Aggiornate strategie nazionali di prevenzione per malattie cardio-respiratorie ed allergiche correlate

“L’Inquinamento atmosferico (IA) e i Cambiamenti climatici (CC) comportano gravi rischi per la salute pubblica. Politiche integrate volte a contrastare IA e a mitigare i CC possono ottenere vantaggi sostanzialmente maggiori rispetto ai costi sanitari per la cura delle patologie insorte in conseguenza dell’IA e dei CC. La riduzione di inquinanti atmosferici di breve durata come il metano, l’ozono troposferico e il black carbon non solo protegge il clima, ma migliora anche la qualità dell’aria. Tale approccio integrato è raccomandato per proteggere la salute dei gruppi più vulnerabili della popolazione e ridurre i costi sanitari legati alle Malattie croniche con trasmissibili”.

Così la premessa del documento “Inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici – Elementi per una strategia nazionale di prevenzione”pubblicato sul sito del Ministero della Salute, che aggiorna il precedente redatto nel 2019.

Un documento focalizzato principalmente sulle malattie cardio-respiratorie ed allergiche e sulle relazioni di queste patologie con i CC e l’IA e aggiornato dal Comitato Esecutivo dell’Alleanza Globale contro le Malattie Croniche Respiratorie (Gard Italia) in “seguito agli importanti avvenimenti successivi al 2019: la pandemia da Covid-19; la pubblicazione delle nuove linee guida per la qualità dell’aria emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who); la serie di pubblicazioni Lancet Countdown; i nuovi documenti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc); il programma Next Generation Eu; il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; la realizzazione di nuove ricerche scientifiche e la pubblicazione dei loro risultati”.

Il documento punta i riflettori sull’inquinamento atmosferico esterno e sull’inquinamento indoor, i cui livelli possono essere notevoli soprattutto nelle case dove vengono utilizzati combustibili fossili e/o da biomasse in stufe non ventilate per cucinare e riscaldare.

Secondo lo studio Global Burden of Disease, pubblicato su Lancet nel 2020, si legge nel Documento, l’inquinamento atmosferico esterno rappresenta la quarta causa di morte per le donne nel 2019, il tabacco la sesta; negli uomini il tabacco è la prima, l’inquinamento atmosferico la quarta. Per quanto riguarda gli anni di vita aggiustati per disabilità (DALYs), nelle donne, nel 2019, l’inquinamento atmosferico era la terza causa, il tabacco la settima; negli uomini, il tabacco era la prima causa, l’inquinamento atmosferico la quarta. Questo, sottolinea il documento, ha avuto un effetto sull’evoluzione delle malattie: dal 1990 al 2019 la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è passata dall’11° alla 6° causa di DALYs ed il cancro al polmone è passato dalla 21^ alla 17^ causa.

L’inquinamento indoor (IP) è invece responsabile del 4,1 % del carico globale di malattia nel mondo. Secondo l’Institute of Health Metrics and Evaluation (IHME) statunitense, negli ultimi anni 2,31 milioni di morti sono attribuibili a IP. 33 L’Oms nel 2022 ne stimava 3,234, di cui 120.000 nella regione europea.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

SaniRare. La sfida manageriale per migliorare l’assistenza ai malati rari e la sostenibilità del sistema

La gestione delle malattie rare e anche complesse richiede un modello assistenziale integrato, capace di unire risorse specialistiche, assistenza territoriale e strumenti innovativi per garantire cont...
di Lucia Conti
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Consulte bloccate a Roma e Milano: “I diritti dei cittadini sospesi dalla politica”

Sofia Donato, componente del Direttivo della Consulta Cittadina Disabilità Roma, in un’intervista a Sanità Informazione: “Da giugno, i cittadini con disabilità non han...
di Isabella Faggiano