Advocacy e Associazioni 17 Aprile 2024 11:23

Oblio oncologico, Iannellli (Favo): “Grazie a nuovo studio possibile prevedere termini di guarigione inferiori ai 10 anni”

Una ricerca italiana, pubblicata sull'International Journal of Cancer, rivela che il 99% delle donne che riceve una diagnosi di cancro al seno in fase iniziale (stadio I) guarisce dalla malattia. Lo stesso vale per il 92% delle persone che scopre un tumore del colon-retto in stadio I
Oblio oncologico, Iannellli (Favo): “Grazie a nuovo studio possibile prevedere termini di guarigione inferiori ai 10 anni”

“I decreti attuativi previsti dalla legge sul diritto all’oblio oncologico dovranno tenere conto dei risultati dello studio pubblicato sull’International Journal of Cancer, al fine di prevedere termini di guarigione anche molto inferiori rispetto ai 10 anni dalla fine delle terapie, come attualmente stabilito dalla legge”. Elisabetta Iannelli, segretario generale della Federazione Italiana delle Associazione di Volontariato in Oncologia (Favo), commenta così i risultati di uno studio italiano che rivela come, in caso di diagnosi precoce, il rischio di mortalità  per tumore del seno e del colon diventa in breve tempo trascurabile.

Le informazioni che permettono ai pazienti di riappropriarsi della propria vita

“Per i malati di cancro conoscere la probabilità di guarire al momento della diagnosi, così come il tempo necessario per raggiungere un’aspettativa di vita simile a coloro che non hanno avuto un tumore e sapere che la stragrande maggioranza delle persone cui è stato diagnosticato un tumore in stadio precoce è destinata a guarire in pochi anni rappresentano informazioni di grande rilievo – aggiunge Iannelli -. Tutte queste informazioni forniscono un importante tassello utile ai pazienti per riappropriarsi della loro vita e tornare a una condizione di normalità”.

La ricerca italiana sulla correlazione tra diagnosi precoce e tempi di guarigione

Lo  studio italiano pubblicato sull’International Journal of Cancer rivela che il 99% delle donne che riceve una diagnosi di cancro al seno in fase iniziale (stadio I) guarisce dalla malattia. Lo stesso vale per il 92% delle persone che scopre un tumore del colon-retto in stadio I. I ricercatori, dunque, confermano l’importanza della diagnosi precoce: quanto più è tempestiva, tanto più in fretta il paziente potrà guarire. La ricerca, coordinata dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano Irccs e dall’Azienda Zero della Regione Veneto, ha analizzato i dati di 31 registri tumori italiani concentrandosi sui due tumori più frequenti in Italia: quello della mammella e quello del colon-retto. “Dallo studio è emerso che, al momento della diagnosi, la probabilità di guarire delle donne con tumori della mammella passa dal 99% per le diagnosi fatte al primo stadio (che rappresentano oltre la metà delle diagnosi) al 36% quando la malattia si presenta in stadi più avanzati (circa il 10% delle pazienti)”, dice Luigino Dal Maso, dirigente statistico dell’Epidemiologia oncologica del Centro di Riferimento Oncologico e coordinatore dello studio.

Guarire non significa smettere di fare i controlli preivisti dalla sorveglianza

Per il cancro del colon-retto si passa dal 92% di probabilità di guarigione allo stadio I al 34% se la diagnosi arriva nello stadio III o IV. Altro elemento indagato dallo studio è quanto tempo deve passare dal momento della diagnosi prima che il rischio di morire per il tumore diventi trascurabile. In media servono circa 10 anni, ma con grandi differenze a seconda dell’età e dello stadio alla diagnosi. In particolare, se la diagnosi avviene in stadio I (e per il seno anche in stadio II) per la guarigione è sufficiente un anno. Attenzione, però, avverte Silvia Francisci, ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità, tra le autrici dello studio, questo “non va inteso come un tempo che, una volta raggiunto, non necessiti più di sorveglianza o raccomandazioni suggerite dai medici curanti”.

 

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