Salute 28 Marzo 2025 11:42

Nuovo Codice della strada: “L’introduzione dell’esame audiometrico migliorerà la qualità di vita”

Il nuovo codice della strada prevede l’introduzione del test per individuare eventuali deficit uditivi di chi richiede o deve rinnovare la patente. Lo specialista: “Se attuato, l’obbligo potrà far emergere deficit e trattarli in maniera precoce”
Nuovo Codice della strada: “L’introduzione dell’esame audiometrico migliorerà la qualità di vita”

Presto chi dovrà rinnovare o richiedere la patente di guida dovrà obbligatoriamente sottoporsi ad un esame audiometrico strumentale che sostituirà la precedente metodologia della ‘voce sussurrata a due metri di distanza’. Le nuove disposizioni saranno operative dopo la pubblicazione dei decreti attuativi, da emanare entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, ovvero entro la fine di novembre 2025. “L’esame audiometrico dovrebbe essere un controllo dell’udito da effettuare, soprattutto negli anziani, con periodicità. La sua introduzione per ottenere l’idoneità alla guida, in accordo con il nuovo Codice della strada, è utile a ottenere un monitoraggio e una diagnosi precoce dei problemi uditivi che consentono la pianificazione di interventi adeguati, quali apparecchi acustici o terapie che migliorano la qualità della vita o prevengono l’aggravamento”, spiega il professor Stefano Di Girolamo, ordinario di Tor Vergata Università degli Studi di Roma e direttore della Clinica di Otorinolaringoiatria del Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata.

Che cos’è l’esame audiometrico

Si tratta di una procedura non invasiva e indolore, fondamentale per individuare eventuali deficit e pianificare interventi appropriati. L’audiometria tonale misura la soglia uditiva, ovvero il livello minimo di suono percepibile, a diverse frequenze, e si esegue utilizzando un audiometro, un dispositivo che genera suoni di intensità e frequenza variabili. Durante la seduta, il paziente segnala quando sente i suoni, permettendo di tracciare un grafico (l’audiogramma) che rappresenta la capacità uditiva. Oltre a questo, c’è l’audiometria vocale che valuta la capacità di comprendere il parlato: al paziente si chiede di ripetere parole che ascolta a diversi livelli di intensità. Il test in questo modo aiuta a determinare quanto la perdita uditiva influisca sulla comprensione del linguaggio. “L’udito – continua il professor Di Girolamo – è un senso fondamentale per una guida sicura, poiché permette di percepire segnali acustici importanti e reagire tempestivamente a situazioni di pericolo. In più contribuisce a una maggiore consapevolezza dell’ambiente circostante, permettendo di rilevare rumori di motori, frenate, pneumatici e altri suoni che possono indicare la presenza di veicoli, pedoni o ciclisti nelle vicinanze”.

Udito e declino cognitivo

Non va dimenticato che l’udito e le malattie neurodegenerative sono strettamente collegati e la diagnosi precoce dei problemi uditivi può svolgere un ruolo importante nell’individuare o monitorare alcune di queste condizioni. La perdita dell’udito inoltre può portare a un maggiore isolamento sociale che determina la depressione, a sua volta, un fattore che può favorire il declino cognitivo. “I test audiometrici possono aiutare a rilevare precocemente i problemi uditivi, che possono essere un segnale di allarme per una malattia neurodegenerativa – conclude il professor Di Girolamo -. I test audiometrici da soli non possono diagnosticare una patologia, ma forniscono informazioni preziose che, insieme ad altri test e valutazioni cliniche, aiutano nella diagnosi”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...