Salute 12 Aprile 2024 09:50

Nella saliva micro-vescicole “spia” della salute orale

Da un campione di saliva è possibile ottenere informazioni preziose sulla salute orale e diagnosticare una serie di patologie, come ad esempio la parodontite. Uno studio condotto dal Department of Oral Science and Translation Research, College of Dental Medicine, Nova Southeastern University, a Fort Lauderdale, in Florida, ha scoperto che in caso di malattia delle gengive si possono rilevare molecole infiammatorie all'interno di vescicole che normalmente "gemmano" dalle cellule
Nella saliva micro-vescicole “spia” della salute orale

Da un campione di saliva è possibile ottenere informazioni preziose sulla salute orale e diagnosticare una serie di patologie, come ad esempio la parodontite. Uno studio condotto dal Department of Oral Science and Translation Research, College of Dental Medicine, Nova Southeastern University, a Fort Lauderdale, in Florida, ha scoperto che in caso di malattia delle gengive si possono rilevare molecole infiammatorie all’interno di vescicole che normalmente “gemmano” dalle cellule. Presenti ovunque nel corpo anche nei soggetti sani ma iper-prodotte in caso di patologia, queste stesse vescicole extracellulari potrebbero anche spiegare perché i pazienti con malattia parodontale sono a più alto rischio di diabete e perché i diabetici, a loro volta, hanno un maggior rischio di parodontite. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Molecular Oral Microbiology.

Nella saliva ci sono vescicole extracellulari che svolgono un ruolo chiave

Le evidenze scientifiche a disposizione confermano che esiste un rapporto bidirezionale tra la parodontite e il diabete. La parodontite può influenzare il controllo glicemico del diabete, la resistenza insulinica e le complicanze diabetiche, spiega Nicola Discepoli, del Dipartimento di Biotecnologie Mediche presso l’Università di Siena e socio attivo della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP). A sua volta il diabete può peggiorare la parodontite ritardando la guarigione delle ferite e aumentando la possibilità di infezione. Le vescicole extracellulari (EVs) sono particelle eterogenee di struttura sferica racchiuse da membrana lipidiche, secrete sia dalle cellule umane, sia da quelle dei microrganismi batterici presenti nel nostro organismo, bocca compresa. Svolgono un ruolo chiave in una varietà di patologie infiammatorie croniche.

Le vescicole nella saliva possono essere utilizzate come marcatori di alterazioni paradontali

Il nuovo studio ha esaminato la biogenesi, il rilascio e la funzione biologica delle vescicole, e il loro potenziale ruolo nello sviluppo della parodontite e del diabete. Le vescicole extracellulari, precisa Discepoli, sono da qualche anno studiate per molte patologie croniche. Si tratta appunto di una sorta di gemma cellulare con un diametro veramente minimo che possono contenere anche codice genetico. “Solo di recente – spiega – si è compreso che possono essere usati come un marcatore preciso dell’alterazione a livello parodontale: i pazienti con parodontite ne producono in eccesso e con un contenuto molecolare spesso pro-infiammatorio”. Si pensa, precisa Discepoli, che possono stimolare la produzione e l’amplificazione di mediatori infiammatori nei tessuti parodontali.

Le vescicole giocano un ruolo chiave nel legame tra diabete e parodontite

Nel nuovo studio, spiega l’esperto, si ipotizza che ad avere un ruolo nell’associazione tra diabete e parodontite siano proprio le vescicole, le quali partecipano attivamente all’induzione e all’amplificazione del processo infiammatorio a livello dei tessuti gengivali. Le vescicole, quindi, oltre ad avere un enorme valore diagnostico, potrebbe giocare un ruolo nella patogenesi delle due malattie. Non a caso, spiega Discepoli, nella parodontite, che è una malattia cronica con fasi di attività e quiescenza, il tasso a cui vengono prodotte le vescicole è proporzionale alla gravità della malattia e alla fase in cui essa si trova. “Diversi studi – ribadisce – hanno visto che le vescicole sono molto affidabili nell’confermare la diagnosi clinica di parodontite. E’ auspicabile in futuro che possa essere sviluppato un test ad hoc da usare nello studio del dentista; idealmente, infatti, si potrebbe isolare le vescicole da un campione di saliva – concludono – ed analizzarne il contenuto e identificando non solo lo stato di salute o malattia parodontale esistente ma anche la sua attività”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Virus respiratorio sinciziale, ottobre è il mese per proteggere i neonati

Con l’arrivo dell’autunno prende il via la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), che colpisce soprattutto i bambini più piccoli. Il pediatra Mart...
Advocacy e Associazioni

Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down: “Nessuna decisione senza di noi”

Il 12 ottobre CoorDown torna in 200 piazze italiane per chiedere più partecipazione e rappresentanza nei luoghi dove si decide la vita di tutte e di tutti. Al centro della campagna, il film &ld...
Advocacy e Associazioni

Legge 104 e caregiver: tutte le novità tra permessi, congedi e smart working

Le novità introdotte per i caregiver dalla legge 104 rappresentano un passo avanti importante, ma secondo l’avvocato Alessia Maria Gatto non sono ancora sufficienti per rispondere piename...
Sanità

Intelligenza artificiale, approvata la legge quadro. Per i medici resta un supporto, non un surrogato

La soddisfazione della Fnomceo: “È un buon giorno per medici e cittadini, l’atto medico resta prerogativa dei professionisti”
Nutri e Previeni

La dieta mediterranea bio è meglio, effetti su microbiota in sole 4 settimane

Uno studio guidato dall’Università di Roma Tor Vergata ha scoperto che quattro settimane di dieta mediterranea biologica sono sufficienti per modificare in modo misurabile la composizione...