Salute 17 Marzo 2025 12:39

L’uso delle ecig non ha un impatto significativo sulla funzionalità polmonare

Indipendentemente dal modello di utilizzo delle ecig, uno studio condotto dai ricercatori del CoEHAR dell’Università di Catania ha rivelato l'assenza di variazioni significative nella funzionalità respiratoria a breve o medio termine
L’uso delle ecig non ha un impatto significativo sulla funzionalità polmonare

Indipendentemente dal modello di utilizzo delle ecig, uno studio condotto dai ricercatori del Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla riduzione del danno da fumo (CoEHAR) dell’Università di Catania ha rivelato l’assenza di variazioni significative nella funzionalità respiratoria a breve o medio termine. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Tobacco Use Insights, è una revisione sistematica aggiornata di 12 studi sugli effetti delle sigarette elettroniche.

Non ci sono evidenze che legano la funzionalità polmonare con le ecig

Negli studi analizzati gli utilizzatori di ecig sono stati divisi in tre gruppi: utilizzatori duali (che fumano e svapano), utilizzatori esclusivi (ex fumatori passati esclusivamente alla sigaretta elettronica) e utenti naïve (chi non ha mai fumato ma usa la sigaretta elettronica). “Gli studi sui dispositivi elettronici più recenti hanno evidenziato una riduzione delle emissioni chimiche “, spiega Giusy La Rosa, ricercatrice CoEHAR e tra le autrici dello studio. “I risultati – aggiunge Renée O’Leary, project leader del progetto In Silico Science – mostrano che, in tutte le categorie di utenti, non si sono registrati cambiamenti statisticamente significativi nella funzionalità respiratoria. Le cinque revisioni sistematiche di qualità alta e moderata incluse nell’analisi non hanno fornito prove definitive né di danno né di beneficio, indipendentemente dal modello di utilizzo delle EC”.

Importante distinguere tra i diversi schemi di utilizzo delle ecig

Questi risultati possono essere spiegati considerando alcuni importanti fattori: gli studi condotti “in acuto” forniscono dati sull’esposizione a breve termine alle sigarette elettroniche e non possono essere utilizzati per valutare gli effetti a lungo termine; gli studi non sempre tengono conto della storia pregressa di fumo dei partecipanti e, infine, gli utilizzatori occasionali di sigarette elettroniche vengono spesso raggruppati all’interno delle ricerche con coloro che le utilizzano più frequentemente. “Lo studio evidenzia l’importanza di distinguere tra i diversi schemi di utilizzo di questi prodotti nelle ricerche future, nonché di ovviare alle debolezze metodologiche – dice Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR – e i bias riscontrati in molti studi precedenti sull’argomento. Ma ci consente di affermare ancora una volta che il vaping non può essere associato a variazioni significative della funzionalità respiratoria”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Malattie croniche: cala la mortalità in Italia, ma i progressi rallentano

Lo studio internazionale pubblicato su The Lancet mostra un calo del 30% della probabilità di morire prima degli 80 anni per un italiano a causa di patologie croniche tra il 2000 e il 2019
Sanità

La tempesta estiva del NITAG: agosto 2025 tra nomine, polemiche e revoche

Quello che avrebbe dovuto essere un normale atto amministrativo, la nomina dei nuovi membri del NITAG – il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – si è trasformato ...
Prevenzione

Pertosse, il ritorno inatteso: cosa ci insegna l’epidemia del 2024 in Toscana

Dopo anni di silenzio durante la pandemia, la pertosse è tornata con forza. Uno studio del Meyer di Firenze pubblicato su Eurosurveillance rivela come ritardi nei richiami e scarsa adesione all...
Salute

Disturbi mentali, ne soffre oltre un miliardo di persone. Oms: “Una sfida di salute pubblica”

Lo stato dell'arte nei due nuovi rapporti diffusi oggi dall’Oms: World mental health today e Mental health atlas 2024
di I.F.