Salute 12 Maggio 2025 11:23

L’ospedale Bambino Gesù celebra 40 anni da Irccs

Dal primo trapianto di cuore alla prima terapia genica per tumori solidi. L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù celebra i 40 anni dal riconoscimento come "Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico"
L’ospedale Bambino Gesù celebra 40 anni da Irccs

Quarant’anni fa, il 13 maggio del 1985, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è stato riconosciuto Istituto di ricovero e cura un carattere scientifico, un traguardo che attestava il livello di eccellenza nel coniugare l’attività clinica e di ricerca della struttura. “Custodiamo questo anniversario con gratitudine e con lo sguardo rivolto al domani, consapevoli che il nostro compito è spingere avanti la frontiera dell’innovazione, continuando a coltivare la scienza con responsabilità, condividendone i frutti ovunque ce ne sia bisogno”, commenta il presidente del Bambino Gesù Tiziano Onesti.

Il ruolo del Bambino Gesù nella cardiochirurgia pediatrica

In questo quarantennio, l’evoluzione del Bambin Gesù è stato uno specchio dei progressi della medicina pediatrica. Meno di un anno dopo il riconoscimento come Irccs, nel 1986, l’ospedale realizzò il primo trapianto di cuore in Italia su un bambino, avviando l’era della cardiochirurgia pediatrica e, più in generale, l’era della trapiantologia pediatrica. Nel 1992 è stato aperto il Centro di assistenza per bambini malati di Aids. Dal 2000, con l’apertura del MarLab, vengono sviluppati programmi innovativi di riabilitazione motoria. Di pari passo, è cresciuto l’impegno del Bambino Gesù nelle malattie rare, al punto che oggi gestisce la più ampia casistica nazionale di malati rari in età pediatrica: il 40,8% sotto i 15 anni di età.

L’impegno costante nella ricerca traslazionale

Negli anni il Bambino Gesù si è affermato tra le eccellenze mondiali nelle terapie avanzate: è del 2014 il primo trapianto al mondo di cellule staminali geneticamente modificate da donatore aploidentico (da genitore a figlio); nel 2023 viene sviluppata la prima terapia genica Car-T per il neuroblastoma e lo scorso anno si ha il primo utilizzo di terapie geniche nel trattamento delle malattie autoimmuni in età pediatrica. “I 40 anni come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – commenta il direttore scientifico Andrea Onetti Muda – rappresentano per il Bambino Gesù non solo una tappa storica, ma la conferma di un impegno costante nella ricerca traslazionale, che unisce rigore scientifico e applicazione clinica. La nostra forza è nel dialogo continuo tra laboratorio e corsia: ogni scoperta, ogni innovazione, è pensata per diventare una cura concreta. È un modello integrato che cerca di rispondere nel più breve tempo possibile alle esigenze dei pazienti, specialmente quelli con patologie gravi, rare o addirittura senza diagnosi”.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Patient Voice. Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN – Oggi alle 15:00

È essenziale aumentare la consapevolezza della malattia sia tra i medici sia tra i pazienti, per facilitare il riconoscimento dei sintomi, garantire un accesso tempestivo a terapie efficaci e m...
Salute

Diabete, Glifozine arriva in farmacia e senza piano terapeutico

Le reazioni delle istituzioni e delle associazioni dei pazienti alla decisione dell'Aifa: “Una semplificazione concreta per milioni di pazienti”
di I.F.
Contributi e Opinioni

SSN. Servizio o Sistema? Perché le parole sono importanti

Tenere insieme queste due dimensioni è oggi la sfida per rendere sostenibile, senza snaturarla, la missione originaria del SSN
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...