Lavoro e Professioni 1 Giugno 2021 12:50

In una causa per responsabilità professionale è il paziente che deve dimostrare la responsabilità del medico?

L’ordinanza 6248/21 della terza sezione della Corte di Cassazione si è occupata recentemente, ancora una volta, della questione del riparto della prova del nesso causale nella responsabilità sanitaria, ribadendo che è sempre il danneggiato a dover provare, preliminarmente, il nesso causale tra il danno e la condotta del sanitario in base al principio del “più probabile che non”.  Ciò significa che, soltanto nel momento in cui il paziente danneggiato sia riuscito ad assolvere al proprio onere probatorio, scatterà il conseguente onere per il medico di dimostrare la causa imprevedibile ed inevitabile dell’impossibilità esatta della prestazione.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Sanità

Legge Caregiver, Locatelli: “Chi ama e cura non vuole essere sostituito, ma accompagnato”

Dopo oltre 15 anni di attesa, arriva il disegno di legge che riconosce tutele, diritti e dignità a chi si prende cura ogni giorno di una persona non autosufficiente. La ministra Locatelli a San...
di Isabella Faggiano
Salute

L’uso prolungato di melatonina può far male al cuore

L'uso prolungato di integratori a base di melatonina  potrebbe comportare un rischio più elevato di diagnosi di insufficienza cardiaca, ricovero ospedaliero connesso e morte per qualsiasi ...
di Valentina Arcovio
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Consulte bloccate a Roma e Milano: “I diritti dei cittadini sospesi dalla politica”

Sofia Donato, componente del Direttivo della Consulta Cittadina Disabilità Roma, in un’intervista a Sanità Informazione: “Da giugno, i cittadini con disabilità non han...
di Isabella Faggiano