“Ostetriche: fondamentali in ogni crisi”: è questo lo slogan scelto dall’International Confederation of Midwives (ICM) per la Giornata Internazionale dell’Ostetrica (IDM) 2025. “In questi anni, il mondo sta affrontando un aumento esponenziale di crisi umanitarie causate da catastrofi naturali, cambiamenti climatici, pandemie e conflitti provocati dall’uomo”, commenta la Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO), Silvia Vaccari. In tutte queste situazioni le donne, le ragazze e bambini/e sono maggiormente vulnerabili alla violenza sessuale e di genere, atti che possono condurre a gravidanze indesiderate, ma anche a matrimoni precoci e forzati. “In tali contesti, le Ostetriche/i sono in grado di fornire fino al 90% dei servizi di salute sessuale, riproduttiva, materna, neonatale e adolescenziale. Tuttavia, nonostante la loro comprovata preparazione e competenza professionale, le Ostetriche/i, spesso, non sono incluse nei piani di gestione delle crisi umanitarie”, sottolinea la Presidente Vaccari.
Proprio per far fronte a questa lacuna la FNOPO ha inviato una lettera aperta ai vertici della Protezione civile, della Croce Rossa Italia (CRI) e di diverse Associazioni Umanitarie sottolineando che pur nella consapevolezza “dell’esistenza di collaborazioni attive e fruttuose con molte realtà del volontariato e dell’intervento umanitario”, la FNOPO ritiene importante “rafforzare ulteriormente il dialogo e il coordinamento tra Istituzioni, Associazioni e società civile, affinché il ruolo delle Ostetriche/i sia riconosciuto, valorizzato e integrato a pieno titolo nei sistemi di risposta alle emergenze”, scrive la Presidente Vaccari.
Durante le crisi umanitarie un ruolo strategico è rivestito non solo dalle singole Ostetriche/i, ma anche dalle Associazioni di Ostetriche che possono intervenire “affinché nelle risposte alle emergenze complesse siano garantiti i servizi sanitari necessari per le donne e i bambini, evitando che venga meno la possibilità di accedere ai servizi. Possono partecipare e sostenere i programmi di formazione e l’organizzazione dei servizi per facilitare il coinvolgimento e la partecipazione delle singole ostetriche nei diversi contesti di crisi”, continua la Presidente della FNOPO.
A tal proposito, l’International Confederation of Midwives esorta le Associazioni di Ostetriche a rispondere alle crisi umanitarie osservando cinque azioni-chiave:
“Le Ostetriche/i, dunque, non solo possono intervenire in fase acuta, ma rappresentano anche una risorsa cruciale nella fase di preparazione, prevenzione e ricostruzione post-crisi, contribuendo a garantire la continuità dei servizi sanitari e a rispondere ai bisogni fondamentali delle popolazioni colpite”, conclude la Presidente della FNOPO.
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