Ridurre la malaria e gli incidenti domestici tra i neonati africani è possibile. Lo dimostra il “Rapporto Finale di Monitoraggio e Valutazione dell’Impatto Kokono”, condotto da Medici con l’Africa – CUAMM per De-LAB Società Benefit tra gennaio e giugno 2025 in Uganda. Lo studio, che ha coinvolto 956 bambini tra 0 e 24 mesi, conferma l’efficacia della culla portatile Kokono (nella foto) come strumento di prevenzione e protezione per la salute infantile.
I dati parlano chiaro: il 74,5% dei bambini che hanno dormito in Kokono non ha avuto episodi di malaria, contro il 44,7% del gruppo di controllo. Nelle aree più povere, come Karamoja, la protezione è stata ancora più significativa, con l’89,5% di bambini malaria-free tra gli utilizzatori, rispetto al 52,8% dei non utilizzatori. Anche gli incidenti domestici si sono drasticamente ridotti: il 92,2% dei piccoli in Kokono non ha subito infortuni, contro il 60,3% del gruppo di confronto. Il 98,8% delle famiglie ha riferito un netto miglioramento della salute e della sicurezza dei propri figli.
“Kokono non è solo un oggetto utile e versatile, ma un alleato strategico per la salute pubblica infantile – sottolinea Lucia Dal Negro, fondatrice di De-LAB Società Benefit –. Con Kokono si ammalano di malaria il 29,8% in meno di bambini rispetto a chi non lo utilizza. Inoltre, supporta l’economia locale e gli interventi degli attori umanitari sul campo”. Il progetto nasce da una sinergia tra impresa e cooperazione internazionale, in collaborazione con ONG ugandesi, italiane e internazionali, e con il sostegno delle comunità e delle istituzioni locali.
Oltre a salvare vite, Kokono genera valore per le famiglie e per il territorio. La produzione è interamente localizzata in Uganda: scocca, materasso e zanzariera – cucita a mano da donne in difficoltà – vengono realizzati da fornitori locali, garantendo occupazione e sviluppo. Uno studio della Ingolstadt University of Management ha stimato un Social Return on Investment (SROI) di 2,88 dollari per ogni dollaro investito. Il Ministero della Salute ugandese, riconoscendone il valore, ne ha raccomandato l’uso in tutti i centri sanitari del Paese.
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