Salute 18 Settembre 2025 14:01

Giornata Sla, le richieste dei neurologi: “Diagnosi più tempestive, cure accessibili e assistenza multidisciplinare”

In Italia circa 6mila persone convivono con la Sla. In occasione della Giornata nazionale, la Sin richiama l’attenzione su ricerca, equità di accesso alle terapie e integrazione delle nuove tecnologie nei percorsi assistenziali
Giornata Sla, le richieste dei neurologi: “Diagnosi più tempestive, cure accessibili e assistenza multidisciplinare”

Non esiste ancora una cura risolutiva per la sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Le diagnosi arrivano spesso troppo tardi e l’assistenza continua a variare sensibilmente da regione a regione. A ricordarlo, in occasione della prima Giornata nazionale della Sla, che dal 2025 ricorre il 18 settembre, è la Società italiana di neurologia (Sin), che mette al centro tre priorità: ricerca, accesso equo e tempestivo alle cure e integrazione delle nuove tecnologie nei modelli assistenziali. “Negli ultimi anni la ricerca ha aperto prospettive importanti: farmaci mirati, trial clinici internazionali, nuove tecnologie per il monitoraggio e la comunicazione – sottolinea Alessandro Padovani, presidente Sin –. Ma i progressi scientifici non possono restare confinati alla sperimentazione. Per avere un impatto reale sulla vita delle persone, è fondamentale garantire a tutti i pazienti diagnosi rapide, terapie aggiornate e assistenza multidisciplinare, indipendentemente dal luogo di residenza”.

Italia protagonista nella ricerca, ma servono percorsi omogenei

L’Italia ha un ruolo di primo piano negli studi sulla Sla, con neurologi e centri clinici coinvolti in ricerche internazionali sia sulle forme genetiche, sia su quelle sporadiche, che rappresentano la maggioranza dei casi. Tuttavia, il divario tra i risultati scientifici e la loro applicazione clinica resta ampio. “La presa in carico del paziente deve essere completa e continuativa – spiega Massimiliano Filosto, coordinatore del Gruppo di studio Neurogenetica e Malattie rare della Sin –. Serve il lavoro integrato di neurologi, pneumologi, terapisti, nutrizionisti, psicologi e assistenti sociali. Oggi, però, la qualità dell’assistenza varia ancora molto tra una regione e l’altra. È indispensabile uniformare i modelli organizzativi, rendendoli più accessibili e sostenibili a livello nazionale”.

Tecnologie innovative per la qualità della vita

Un altro fronte cruciale riguarda le nuove tecnologie. L’intelligenza artificiale, per esempio, apre scenari promettenti per la diagnosi precoce, mentre i sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa (Caa) consentono ai pazienti di mantenere autonomia e relazioni anche nelle fasi più avanzate della malattia. “Abbiamo strumenti che possono fare davvero la differenza – aggiunge Nicola Ticozzi, coordinatore del Gruppo di studio Malattie del motoneurone Sin –. Il punto è garantire che non restino riservati a pochi, ma diventino parte integrante dei percorsi di cura pubblici, con criteri di accessibilità chiari e sostegno reale da parte del Servizio sanitario”.

Al centro persone e famiglie

La Giornata italiana della Sla, ricorda la Sin, non è soltanto l’occasione per fare il punto sulle conoscenze scientifiche, ma anche per riportare al centro storie, volti e famiglie. “Come comunità scientifica – conclude Ticozzi – continueremo a lavorare per portare i risultati della ricerca dalla teoria alla pratica, riducendo il tempo tra scoperta e applicazione clinica. Ma serve un impegno collettivo, affinché ogni progresso diventi una speranza concreta per i pazienti di oggi e di domani”.

L’Italia s’illumina di verde

Per celebrare la Giornata questa sera l’Italia si illuminerà di una luce verde, il colore che da 18 anni unisce il Paese intero in un abbraccio di vicinanza, responsabilità e speranza. La giornata gode dell’Alto Patronato del presidente della Repubblica e del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e del sostegno del ministero della Salute e del ministero della Difesa: un segno concreto che questo è un Paese che non dimentica e che sceglie di stare accanto alle persone più fragili, sottolinea Aisa, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica. “È questa la forza della nostra Giornata nazionale – conclude Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla – unire le differenze e trasformarle in una sola voce. La voce di un Paese che non dimentica”.

 

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