Per costruire una società davvero equa e inclusiva non bastano parole o buone intenzioni: serve che le persone con sindrome di Down, e più in generale con disabilità, siedano nei luoghi dove si prendono le decisioni che contano, quelle che modellano la vita di tutti. È questo il cuore della campagna “Nessuna decisione senza di noi”, lanciata da CoorDown in occasione della Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down, che si celebra domenica 12 ottobre 2025. In oltre 200 piazze italiane, volontari, famiglie e persone con sindrome di Down porteranno il loro messaggio di partecipazione e cittadinanza attiva, chiedendo con forza che la loro voce sia ascoltata nei tavoli dove si disegna il futuro del Paese. Un appello che arriva in un momento in cui, come sottolinea il Coordinamento, l’inclusione sembra arretrare e i diritti faticosamente conquistati rischiano di essere messi in discussione.
Come ogni anno, i volontari delle associazioni aderenti al coordinamento nazionale distribuiranno il tradizionale “messaggio di cioccolato”, realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale. Il ricavato sosterrà progetti di autonomia e tutela dei diritti delle persone con sindrome di Down in tutto il territorio italiano. A sostenere la campagna anche il film “No Decision Without Us”, una storia in forma di musical che segue Sophia, una giovane donna con sindrome di Down, nel suo percorso verso l’autodeterminazione. Attraverso situazioni familiari, scolastiche e lavorative, il racconto diventa un invito collettivo a riconoscere il diritto di decidere nella vita quotidiana e nei palazzi istituzionali.
“L’inclusione non sarà mai possibile se il mondo continuerà a essere disegnato da pochi per pochi – sottolinea Martina Fuga, presidente di CoorDown -. Oggi vediamo passi indietro: diritti e conquiste raggiunti con fatica vengono messi in discussione. Ma le persone con sindrome di Down e le loro famiglie non vogliono solo difendere ciò che è stato ottenuto: vogliono andare avanti, chiedendo un vero cambiamento culturale, lontano dalle ipocrisie e dalle scelte di facciata”. CoorDown, con oltre dodici anni di campagne internazionali di comunicazione premiate nel mondo, rinnova così il suo impegno nel promuovere consapevolezza, partecipazione e diritti concreti, ricordando che la rappresentanza non può essere un gesto simbolico, ma un fondamento di democrazia.
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