Nutri e Previeni 10 Febbraio 2025 11:40

Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Lo dimostra il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) 'ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia', condotto su un campione totale di 3.732 persone
Giornata dei legumi, Iss: “Meno della metà degli italiani ne mangia a sufficienza”

Ricchi di micronutrienti, in particolare vitamine del gruppo B, ferro e zinco, e di fibra i legumi sono una buona fonte di  proteine di origine vegetale. Riducono il rischio di malattie cronico-degenerative, come malattie cardiovascolari, obesità, diabete, alcune tipologie di cancro e sono un alimento alla base della dieta mediterranea. Eppure, nonostante tutti i comprovati benefici, oggi sono poco utilizzati. A dimostrarlo è il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ‘ARIANNA-Aderenza alla Dieta Mediterranea in Italia’, condotto su un campione totale di 3.732 persone: meno della metà dei partecipanti allo studio rispetta la frequenza di consumo raccomandata dalle ‘Linee Guida per una Sana Alimentazione’, ovvero due-tre porzioni di legumi a settimana. I risultati dello studio sono stati diffusi in occasione della Giornata mondiale dei legumi che, istituita nel 2018 dalle Nazioni Unite, il 10 febbraio di ogni anno celebra l’importanza di questi alimenti e ne promuove il consumo, che è ancora limitato nel mondo e in Italia.

In Africa il consumo maggiore di legumi

“Nonostante i numerosi benefici riconosciuti ai legumi, a livello mondiale si registrano bassi dati di consumo – dice Erica Cardamone, ricercatrice presso il Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria dell’Iss -. Il consumo annuo globale di legumi è in media di 7,77 kg pro capite. Il consumo più elevato si registra in Africa (11,46 kg  pro capite) e il più basso in Europa (2,97 kg pro capite)”. Nell’ambito del progetto ARIANNA, le prime analisi hanno rivelato che il 62.76% dei partecipanti allo studio ha dichiarato di consumare due o più porzioni di legumi a settimana. Ma analisi più approfondite condotte su un sottocampione, precisa Cardamone, “hanno evidenziato che meno della metà dei partecipanti rispettava la frequenza di consumo raccomandata dalle ‘Linee Guida per una Sana Alimentazione’ (2-3 porzioni di legumi a settimana).  Sempre in ARIANNA è stato osservato che i partecipanti di sesso maschile, e le persone con un’età superiore ai 40 anni e quelli con un reddito annuo superiore a 50mila euro presentavano  probabilità più basse di rispettare la frequenza di consumo raccomandata”. Al contempo, i dati indicano che nelle regioni del Sud Italia e tra i partecipanti fisicamente più attivi la probabilità di rispettare tale raccomandazione era invece più alta.

Perché mangiare legumi fa bene

Ed ancora: il consumo medio giornaliero di legumi in Italia è 9 g al giorno ed una proporzione simile è stata rilevata nella fascia dei bambini e degli anziani, mentre valori inferiori sono stati osservati tra gli adolescenti (25%) e gli adulti (29%). Da un punto di vista nutrizionale, i legumi, afferma Cardamone, “rappresentano una buona fonte di proteine di origine vegetale e sono ricchi di micronutrienti, in particolare vitamine del gruppo B, ferro e zinco, e di fibra. Ciò li rende importanti componenti di una dieta sana in grado di ridurre il rischio di malattie cronico degenerative. L’elevato valore nutrizionale, unito al costo contenuto, fa dei legumi un alimento ottimale anche in termini di sostenibilità economica. I legumi, inoltre, rappresentano un alimento alla base della Dieta Mediterranea. Alla luce di ciò, avverte l’esperta, “risulta necessario sensibilizzare tutti sull’importanza di aumentare il consumo di legumi, riducendo quello delle fonti proteiche di origine animale. Promuovere una dieta sempre più vegetale rappresenta un passo essenziale per tutelare la salute dell’uomo e del pianeta”. I legumi, infatti, hanno la capacità di migliorare la fertilità dei terreni e di contribuire a fissare l’azoto atmosferico, consentendo di ridurre l’utilizzo di fertilizzanti chimici. Questo, oltre al basso impiego di risorse idriche per la loro coltivazione e alle ridotte emissioni di gas serra, ne fa alimenti a basso impatto ambientale.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

“Prevenzione è Salute”: educazione e controlli gratuiti per cittadini e comunità

La prevenzione come frontiera della salute pubblica: dalla prevenzione cardiovascolare, cardiometabolica e femminile, alla promozione di stili di vita sani e screening gratuiti. Con la campagna nazion...
di Isabella Faggiano
Advocacy e Associazioni

FoAIRC: via a “I Giorni della Ricerca”. Mattarella: “Nuove terapie hanno aperto strade alla vita”

Si è tenuta questa mattina a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Legge obesità, le Associazioni Pazienti: “Passo storico, ma ora servono azioni concrete”

Le Associazioni di Pazienti e Coldiretti accolgono con favore l’approvazione della Legge Pella, che riconosce l’obesità come malattia cronica, ma sottolineano l’urgenza di tr...
Sanità

GIMBE: Nonostante gli aumenti, il Fondo sanitario scende al 5,9% del PIL

Aggiunti alla sanità € 2,4 miliardi nel 2026 e € 2,65 miliardi nel 2027 e nel 2028. Nel 2028 il fondo sanitario arriverà a € 145 miliardi e secondo l'analisi indipendente ...
di Redazione
Advocacy e Associazioni

Manovra: Cittadinanzattiva e Carer, sui caregiver promesse tradite

Cittadinanzattiva e CARER denunciano la mancanza di una legge nazionale e dello stanziamento di un fondo irrisorio nella bozza di Legge di Bilancio dedicato ai caregiver
di Valentina Arcovio