Salute 25 Luglio 2025 12:54

Fratture in menopausa: i benefici della terapia ormonale svaniscono dopo l’interruzione

Secondo un ampio studio pubblicato su The Lancet Healthy Longevity, la protezione offerta dalla terapia ormonale contro il rischio di fratture si annulla entro un anno dalla sospensione, per poi riemergere dopo circa un decennio
Fratture in menopausa: i benefici della terapia ormonale svaniscono dopo l’interruzione

Per le donne in menopausa che assumono terapia ormonale sostitutiva (TOS), la protezione contro le fratture ossee si riduce già entro un anno dalla sospensione del trattamento. È quanto emerge da una nuova ricerca condotta dall’University of Nottingham, pubblicata su The Lancet Healthy Longevity. Non solo: lo studio evidenzia anche un picco nel rischio di fratture circa tre anni dopo l’interruzione della terapia, con una fase temporanea di maggiore vulnerabilità rispetto a chi non ha mai assunto ormoni.

Un rischio che cambia nel tempo

La ricerca ha analizzato i dati di circa 6 milioni di donne nel Regno Unito, seguite nell’arco di 25 anni. Durante l’assunzione della TOS, il rischio di fratture si riduce in media del 25%. Tuttavia, questo effetto benefico scompare completamente entro un anno dalla sospensione. Secondo Yana Vinogradova, prima autrice dello studio, “il rischio di frattura aumenta rispetto a chi non ha mai fatto uso della terapia, raggiungendo il picco dopo circa tre anni”. Successivamente, questo rischio torna progressivamente a scendere.

Un beneficio che ritorna dopo 10 anni

Il dato più sorprendente riguarda gli effetti nel lungo periodo. Circa dieci anni dopo l’interruzione della terapia, il rischio di frattura torna a essere simile a quello di chi non è mai stato in trattamento. Ma non finisce qui. “Dopo quel punto – spiega Vinogradova – il rischio continua a diminuire, e chi ha assunto terapia ormonale torna in una posizione privilegiata rispetto a chi non l’ha mai fatta”. In altre parole, i benefici ossei della TOS possono riemergere e persistere nei decenni successivi, anche dopo la fine della terapia.

La sfida dell’equilibrio

Il trattamento ormonale in menopausa è efficace nella prevenzione dell’osteoporosi, ma il suo uso prolungato è limitato dai possibili rischi a carico del sistema cardiovascolare e oncologico. Ecco perché, sottolineano i ricercatori, è essenziale comprendere bene la durata e la persistenza della protezione ossea, per aiutare le donne e i medici a valutare il bilancio rischi-benefici nel tempo.

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