Il riconoscimento biennale valorizza gli ospedali che adottano un approccio di genere nella prevenzione, diagnosi e cura, offrendo servizi dedicati alla salute femminile e trasversale
Fondazione Onda ETS, che da vent’anni promuove un approccio alla salute orientato al genere, ha assegnato il Bollino Rosa per il biennio 2026-2027 durante la cerimoni al Ministero della Salute. “Il lavoro fatto in queste 12 edizioni del Bollino Rosa è importante per rinnovare la nostra attenzione nei confronti della salute orientata al genere femminile. Questo ampliamento della rete evidenzia il nostro impegno ventennale e quotidiano – commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS -. La nostra missione è stimolare gli ospedali nell’adottare un approccio attento alle specifiche esigenze della donna in ogni fascia d’età e incoraggiare le donne ad accedere ai percorsi di prevenzione, diagnosi e cura che gli ospedali del network offrono. Alimentare la conoscenza e sviluppare consapevolezza sono passi cruciali per tutelare la propria salute e compiere scelte informate”.
Come funziona il Bollino Rosa
Ogni due anni Fondazione Onda ETS apre un bando a cui gli ospedali possono candidarsi, ricevendo da 0 a 3 Bollini in base a un questionario di oltre 500 domande. Gli indicatori valutano:
Un Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, valuta anche elementi qualitativi, come progetti speciali e iniziative innovative. “Quando nel 2007 immaginammo il Bollino Rosa, non avremmo mai previsto il successo che avrebbe avuto. Oggi contiamo 370 ospedali che offrono percorsi di cura pensati per le donne – dichiara Ricciardi -. I Bollini Rosa premiano le strutture che garantiscono specialità dedicate, percorsi multidisciplinari gender-oriented, servizi di accoglienza qualificati e supporto alle vittime di violenza. Il nostro obiettivo è chiaro: arrivare a un’Italia in cui ogni ospedale possa vantare almeno un Bollino Rosa”.
Numeri e innovazioni
Quest’anno, dei 370 ospedali premiati:
Tra le novità di questa edizione, l’inserimento dell’Oftalmologia e della Medicina del Dolore, e il reinserimento della Pediatria. Gli ospedali del network partecipano inoltre a iniziative come gli (H) Open Day, (H) Open Weekend e (H) Open Week, offrendo servizi gratuiti alla popolazione. “Il Bollino Rosa è di fatto una certificazione di qualità delle strutture ospedaliere, ma non fotografa una realtà statica. È lo sforzo collettivo delle Direzioni e degli operatori sanitari di rimodulazione e riorganizzazione dell’offerta in ottica di genere – spiega Flori Degrassi, Membro Advisory Board Bollino Rosa -. Le strutture hanno aumentato il numero dei PDTA multidisciplinari e multiprofessionali, aderito alle settimane della salute e organizzato percorsi per la violenza di genere e per la protezione degli operatori sanitari”.
Bollino Rosa e migrazione sanitaria
“Nel 2022 la mobilità sanitaria interregionale ha raggiunto un valore record di oltre 5 miliardi di euro- ricorda Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione GIMBE -. Molte persone sono costrette a spostarsi per ricevere cure adeguate. In questo contesto, il Bollino Rosa valorizza le strutture che investono in qualità e equità, offrendo un riferimento concreto per le pazienti”. Maria Cristina Cantù, Vicepresidente Commissione Affari sociali del Senato, sottolinea: “Dovremmo segnalare non solo le criticità, ma anche le positività di un sistema che è ancora tra i migliori del mondo. L’obiettivo è creare un albo dinamico che dia conto di chi ha ottenuto il Bollino e di chi lo mantiene nel tempo”.
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