Salute 23 Settembre 2025 12:30

Fondazione Armenise-Harvard: 1 milione di dollari per la ricerca sul cervello

Gabriele Ciceri, vincitore del prestigioso Career Development Award della Fondazione Giovanni Armenise Harvard, grazie al finanziamento da 1 milione di dollari, guiderà un nuovo laboratorio in cui si studieranno le cellule neuronali
Fondazione Armenise-Harvard: 1 milione di dollari per la ricerca sul cervello

L’autunno scientifico comincia con una novità positiva: il neurobiologo bergamasco Gabriele Ciceri, vincitore del prestigioso Career Development Award della Fondazione Giovanni Armenise Harvard, grazie al finanziamento da 1 milione di dollari, guiderà un nuovo laboratorio presso l’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica di Milano (SR-Tiget) in cui si studieranno le cellule neuronali e i meccanismi che portano alla loro completa maturazione, un processo che può durare molti anni nel nostro cervello. Un percorso professionale, quello Ciceri, che è iniziato in Italia e proseguito in Spagna, all’Istituto di Neuroscienze di Alicante CSIC-UMH, e Stati Uniti, al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, dove lavorava per comprendere lo sviluppo prolungato delle cellule nervose umane e sviluppare nuove tecnologie basate sulle cellule staminali.

Un nuovo laboratorio per lo studio dello sviluppo neuronale

Questa nuova tappa del percorso professionale lo vede a capo del laboratorio Armenise-Harvard di “Cellule staminali e tempistiche di sviluppo neuronale in condizioni fisiologiche e patologiche” dell’SR-Tiget, la joint venture tra Fondazione Telethon e l’IRCCS Ospedale San Raffaele, per affrontare una sfida tanto impegnativa quanto ambiziosa. Uno degli obiettivi della linea di ricerca di Ciceri sarà sviluppare una piattaforma sperimentale innovativa basata sulle cellule staminali che consenta di interrogare i meccanismi alla base di malattie neurologiche e la definizione di strategie terapeutiche, in sinergia con l’esperienza consolidata del SR-Tiget e l’IRCCS Ospedale San Raffaele nella terapia genica e cellulare di malattie genetiche e tumori.

Una sfida complessa mai superata prima d’ora

“Sappiamo davvero poco sulla maturazione del cervello umano, tranne che rispetto alla maggior parte delle altre specie si sviluppa più lentamente”, spiega Ciceri. “Non tutte le cellule neuronali e regioni del cervello maturano allo stesso ritmo però: alcune sono veloci, mentre altre impiegano molti anni o addirittura decenni per raggiungere la piena funzionalità. Questa capacità di coordinamento nello sviluppo delle diverse aree – continua – è fondamentale, poiché consente che diversi tipi di cellule nervose si parlino nel momento appropriato e lavorino insieme, garantendo che il cervello umano si costruisca con precisione per acquisire funzioni specializzate. Nel mio laboratorio cercheremo di riprodurre questo processo partendo dalle cellule staminali e di ingegnerizzarle per modularne le tempistiche. È una sfida davvero complessa: nessuno è ancora riuscito a far raggiungere la piena maturità adulta alle cellule nervose umane in laboratorio”.

Allo studio i meccanismi che coordinano il tempo di maturazione dei neuroni

“Capire i meccanismi, anche epigenetici, che coordinano il tempo di maturazione tra i diversi tipi di cellule nervose e aree del cervello è un vuoto conoscitivo che va colmato”, sottolinea Ciceri. “Queste conoscenze potrebbero far luce su come le alterazioni delle traiettorie di maturazione contribuiscono alle malattie del neurosviluppo, che colpiscono il cervello in crescita, e alle malattie neurodegenerative, che si manifestano nell’adulto – prosegue – e, chissà, magari potranno facilitare la loro prevenzione o la loro cura. Sono onorato di ricevere il prestigioso riconoscimento dalla fondazione Armenise Harvard, che mi consentirà di affrontare con entusiasmo questa nuova sfida”.

Trasformare la conoscenza in possibilità terapeutiche

“Siamo molto contenti della venuta di Gabriele Ciceri al San Raffaele, un passo importante sia per lui sia per la nostra comunità scientifica”, afferma Gianvito Martino, direttore scientifico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e prorettore alla Ricerca e alla Terza Missione dell’Università Vita-Salute San Raffaele. “La sua ricerca incentrata sullo studio delle caratteristiche biologiche delle cellule staminali del cervello non solo tocca uno degli aspetti più affascinanti e ancora poco conosciuti della biologia, ma rappresenta anche un viatico necessario per quella medicina traslazionale, di cui siamo tra i principali interpreti a livello internazionale, che traduce le innovazioni della scienza scoperte nei laboratori in cure innovative. Il nostro augurio – prosegue –  è che Gabriele con questa linea di ricerca, inserita nel contesto multidisciplinare e innovativo del nostro Istituto, possa contribuire a rafforzare la missione del San Raffaele: trasformare la conoscenza in possibilità terapeutiche concrete per i pazienti”.

Un nuovo campo di indagine sui meccanismi dello sviluppo del cervello

“L’arrivo di Gabriele Ciceri è un passo cruciale nella strategia del nostro istituto”, dichiara aggiunge Luigi Naldini, direttore dell’SR-Tiget e professore ordinario di Istologia all’Università Vita-Salute San Raffaele. “Vogliamo aprire un nuovo campo di indagine sui meccanismi dello sviluppo cerebrale e le alterazioni genetiche che lo compromettono, utilizzando modelli di studio innovativi – continua – che riproducono in vitro i primi passi dello sviluppo e tecnologie avanzate che interrogano l’evoluzione spazio-temporale dell’espressione genica nelle diverse popolazioni cellulari. L’obiettivo sarà scoprire i meccanismi molecolari che danno origine alle patologie e porre le basi per futuri interventi terapeutici”.

 

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