Promuovere la piena conoscenza dei diritti delle persone con disabilità, rafforzare la rete di supporto territoriale e favorire l’empowerment individuale e collettivo. Sono questi gli obiettivi di “SAI in Chatbot”, il progetto promosso da Anffas Nazionale con il sostegno di UniCredit attraverso il Fondo Carta Etica, che ha scelto l’innovazione tecnologica come strada per rendere più immediato l’accesso a informazioni chiare e affidabili.
Avviato nel settembre 2024, il progetto si conclude oggi con risultati concreti: è stato infatti sviluppato un chatbot capace di fornire risposte rapide e personalizzate sui temi della disabilità, attingendo alla ventennale esperienza del Servizio SAI di Anffas. Nato nel 2004 con un numero verde, il servizio è cresciuto negli anni con sportelli territoriali, guide tematiche, attività formative e online, fino a diventare una vera e propria banca dati di riferimento. Il nuovo strumento digitale rende queste conoscenze ancora più accessibili e immediate, con la possibilità di essere replicato e diffuso anche ad altre realtà associative e istituzioni.
“Il chatbot rappresenta un passo fondamentale per il nostro obiettivo storico: informare e promuovere empowerment tra tutti i cittadini – sottolinea Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas -. Avere famiglie consapevoli dei propri diritti significa rendere più concreta la loro esigibilità e il loro rispetto”.
Alla base del progetto anche il contributo di UniCredit, che attraverso il Fondo Carta Etica ha reso possibile la realizzazione di “SAI in Chatbot”. “Essere vicini al territorio è per la Banca una responsabilità concreta”, afferma Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit. Dal 2005, il Fondo Carta Etica ha destinato 44 milioni di euro a oltre 1.500 iniziative di utilità sociale in tutta Italia, sostenendo inclusione, benessere e sviluppo delle comunità.
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