Il Parlamento ha approvato in via definitiva il Disegno di legge Semplificazioni-bis, che riconosce formalmente la sordocecità come disabilità unica e specifica
Una conquista attesa da anni per tutte le persone sordocieche in Italia: il Parlamento ha approvato in via definitiva il Disegno di legge Semplificazioni-bis, che riconosce formalmente la sordocecità come disabilità unica e specifica. La norma, che suggella un impegno decennale della Fondazione Lega del Filo d’Oro per i diritti di chi non vede e non sente, estende il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone con compromissioni combinate, totali o parziali, di vista e udito, congenite o acquisite, a prescindere dall’età di insorgenza, dando finalmente piena attuazione alla Legge 107/2010.
Un traguardo fondamentale per tutte le persone sordocieche e i loro cari
Si tratta di un risultato storico, che riguarda oltre 360mila persone con disabilità sensoriali e plurime alla vista e all’udito e, contemporaneamente, con limitazioni di tipo motorio. Una stima attualmente al ribasso perché non tiene in considerazione anche i minori al di sotto dei 15 anni, che non erano inclusi nella rilevazione, e le persone che presentano, oltre alla minorazione sensoriale, anche una disabilità intellettiva. Si tratta di persone che troppo spesso rischiano di rimanere invisibili, confinate nell’isolamento imposto dalla propria disabilità. “A pochi giorni dalla Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la Lega del Filo d’Oro celebra un traguardo fondamentale per tutte le persone sordocieche e per le loro famiglie”, dichiara Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro.
Pari dignità e diritti a tutte le persone che non vedono e non sentono
“L’approvazione definitiva di questo Disegno di legge – continua Bartoli – rappresenta un risultato per cui abbiamo lavorato instancabilmente: finalmente la sordocecità è riconosciuta come disabilità unica, senza discriminazioni basate sull’età di insorgenza. Un ringraziamento particolare va al ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha scelto di fare propria questa battaglia e di portarla fino in fondo, segnando un vero cambio di passo: con il suo impegno costante, il Ministero ha ascoltato le nostre istanze e le ha trasformate in una risposta normativa concreta. Siamo felici e soddisfatti per questo importante passo avanti che garantirà pari dignità e diritti a tutte le persone che non vedono e non sentono. È un risultato che suggella oltre 60 anni di impegno della Lega del Filo d’Oro e che ci fa guardare al futuro con maggiore speranza: continuando a lavorare insieme – istituzioni, terzo settore e società civile – potremo costruire una società davvero più equa, accessibile e inclusiva”.
Gli Italiani chiedono più servizi e inclusione
Se il riconoscimento normativo rappresenta una conquista fondamentale, il cammino verso la piena inclusione delle persone sordocieche resta ancora lungo. Ne sono consapevoli anche gli italiani, come confermano i risultati inediti di un’indagine condotta dall’Istituto AstraRicerche per la Lega del Filo d’Oro[: solo il 27,8% del campione intervistato ritiene adeguato il supporto garantito alle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, mentre per quasi tre quarti (72,2%) i servizi non sono ancora sufficienti per garantire una piena inclusione nella società. Dati che riflettono una realtà concreta: le persone che non vedono e non sentono continuano ad affrontare barriere e disuguaglianze che ne limitano fortemente l’autodeterminazione e la partecipazione alla vita collettiva. Una persona con sordocecità non può andare in ospedale senza essere accompagnata da un interprete, bambini e ragazzi non possono frequentare la scuola senza programmi adeguati, gli adulti non possono accedere al mondo del lavoro senza politiche realmente inclusive.
Dall’accesso a prestazioni fuori Regione all’inclusione scolatica
Di fronte a questo scenario, gli italiani individuano con chiarezza gli interventi necessari. Al primo posto la necessità di garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie fuori Regione (51,1%) per chi necessita di cure specialistiche, seguita dalla promozione di una maggiore presenza di interpreti LIS e LIST (Lingua dei Segni Italiana e Lingua dei Segni Italiana tattile) nella Pubblica Amministrazione, in primis nelle strutture sanitarie (49,4%). Ma è soprattutto il tema dell’inclusione a raccogliere consensi trasversali: l’inclusione scolastica (47,9%), lo sviluppo di politiche lavorative inclusive (44,4%), l’accesso allo sport e alla cultura (43,2%) e l’accessibilità digitale dei siti web istituzionali (37,3%) sono indicati come ambiti prioritari d’intervento.
Il ruolo degli enti del terzo settore
Questa forte richiesta di intervento rivolta alle Istituzioni evidenzia una carenza assistenziale che, secondo la percezione degli italiani, viene oggi largamente colmata dagli Enti del Terzo Settore. Quasi 7 intervistati su 10 (69,2%) riconoscono il ruolo fondamentale o molto importante di organizzazioni come la Lega del Filo d’Oro impegnate nel supportare le persone con disabilità e le loro famiglie, dato che sale al 94% includendo chi lo ritiene “abbastanza importante”. Solo il 6,3% ritiene che lo Stato faccia già abbastanza. “Questa è una giornata storica per tutte le persone sordocieche”, sottolinea Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro.
Un passo cruciale per garantire il diritto alla salute e all’assistenza
“Finalmente viene riconosciuta la sordocecità come disabilità unica e specifica, eliminando discriminazioni che hanno penalizzato per troppo tempo – continua Mercurio – chi ha sviluppato questa condizione in età diverse. Si tratta di un passo cruciale per garantire pienamente il diritto alla salute e all’assistenza, nonché per promuovere la reale autodeterminazione di chi non vede e non sente. La sfida ora è tradurre questo riconoscimento normativo in diritti pienamente esigibili nella vita di ogni giorno: solo così potremo dire che l’inclusione non è più solo una parola, ma una realtà concreta per chi non vede e non sente”.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato